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Zaia: «Non è il momento di abbassare la guardia. Oggi mi aspetto nuove restrizioni dal governo»

Il governatore ha poi rivelato un'importante donazione del Gruppo De Longhi da tre milioni di euro al Veneto per fronteggiare l'emergenza sanitaria

«Abbiamo la necessità di continuare a non abbassare la guardia, arriveremo un giorno in cui avremo i ricoverati che sono inferiori al numero di dimessi giornalieri, ai cittadini veneti dico di avere fiducia perché la nostra sanità funziona e abbiamo messo in piedi una macchina da guerra favolosa», così il governatore del Veneto Luca Zaia nel consueto punto stampa di oggi, mercoledì 25 marzo, dedicato all'emergenza coronavirus in atto.

«Il mio invito, - ha poi sottolineato il governatore Luca Zaia - è quello di rispettare le restrizioni, abbiamo oggi pomeriggio in programma un confronto con il governo e credo ci saranno nuove restrizioni, anche se ovviamente ora non ve lo so dire, ma di certo restano valide quelle che abbiamo noi in Veneto. Resta quindi valido il tema della chiusura dei punti vendita la domenica e il tema delle passeggiate. Sto valutando eventuali deroghe per le persone autistiche (deroghe che a Verona sono già presenti a livello comunale ndr)».

«La prima cura al coronavirus siamo noi, - ha quindi ribadito Zaia - questo è vero perché i nostri sanitari fanno un lavoro eccezionale, ma noi li dobbiamo aiutare. Continuiamo ad acquistare respiratori e ad allestire posti in terapia intensiva. I modelli matematici ci dicono che quel che accade oggi sarebbe dovuto accadere un paio di giorni fa, questo è un buon dato ma non possiamo parlare di "fine dell'emergenza" o altre robe del genere. Restino a casa tutte quelle persone che non hanno impegni lavorativi o altri indifferibili, perché la vera cura è questa. Meno contatti abbiamo e più difficoltà ha il virus a diffondersi. Questo è un virus che fa danni, dalle encefaliti alle miocarditi e all'insufficienza renale».

Il presidente Zaia ha quindi fatto il punto anche sulle importanti donazioni che sta ricevendo la regione per fronteggiare l'emergenza al meglio: «Il Gruppo De Longhi - ha spiegato Zaia - versa 3 milioni di euro, 2 direttamente sul conto corrente della Regione Veneto e l'altro milione sarà dedicato all'associazione "Per mio figlio" sempre per le spese dedicate al coronavirus in particolare a Treviso».

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