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Evasione fiscale. Verona 30esima in Italia per contributi recuperati

Nel 2014, il capoluogo scaligero ha collaborato alla lotta all'evasione ottenendo 159.151 euro. Ma sono sempre di meno i Comuni italiani che s'impegnano. Neanche 1 su 10

159.151 euro. Questi sono i soldi che il Comune di Verona ha ottenuto nel 2014 (ultimo dato disponibile), contribuendo alla lotta all'evasione fiscale. Contando il numero di contribuenti, ogni cittadino veronese ha ottenuto 84 centesimi di euro in un anno grazie alle segnalazioni del Comune. Può sembrare poco, però intanto sono soldi di cui la collettività non avrebbe beneficiato se fossero rimasti sconosciuti al fisco. E guardando la classifica dei capoluoghi di provincia italiani, quello scaligero si trova al 30esimo posto. Quarta invece in Veneto, dietro a Venezia, Padova e Vicenza.

Questi dati sono stati elaborati dall'ufficio studi della Cgia di Mestre, che oltre alle cifre fornite da fonti ministeriali ha valutato quelli della Corte dei Conti. Qui si scoprono le note più dolenti. La prima è che in Italia, solo 7% dei Comuni si attiva per contribuire alla lotta all'evasione fiscale. Neanche un'amministrazione comunale su 10 collabora per stanare gli evasori del proprio territorio. Lotta che permetterebbe alle stesse amministrazioni di recuperare le tasse evase e quindi di dare maggior respiro alle proprie languenti casse. La seconda è che il numero di questi Comuni non aumenta, bensì diminuisce. In Veneto si è partiti nel 2009 con 8 comuni, si è raggiunto l'apice di 184 amministrazioni locali nel 2013, quando già il trand nazionale cominciava a calare, e poi nel 2014 e nel 2015 sono scesi a 136 e a 102. 

Insomma il famoso motto "pagare tutti per pagare meno" continua ad essere inascoltato dagli evasori, ma comincia anche convicere meno gli amministratori locali.

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