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Cronaca Centro storico / Piazza Erbe

Prosegue la lotta contro i locali della movida nel Centro storico e non solo

È scattato ieri il primo provvedimento per uno dei bar del Centro storico di Verona che impedisce di diffondere musica per 11 giorni. Ne sono pronti altri tre che colpiranno presto altrettanti locali

Continua senza tregua la lotta al rumore provocato dai cosiddetti "bar fracassoni" del Centro storico di Verona. È stato applicato giusto ieri, sabato 26 settembre, il primo provvedimento che ha vietato l'uso dell'impianto stereo per uno dei locali frequentati dalla movida veronese. Spritz senza musica e obbligo di perseverare nell'assenza di musica per 11 giorni.

L'annosa vicenda tra le contrapposte fazioni dei residenti che vorrebbero dormire e quella dei festaioli serali, pare proprio lontana dall'essere risolta. Come fa sapere l'Arena, gli uffici del settore Ambiente stanno infatti preparando altri tre provvedimenti che coinvolgeranno ulteriori locali, rei di non aver rispettato le regole comunali in merito al volume della musica o agli eventi musicali dal vivo. Dopo le sanzioni pecuniarie in sostanza si passa così alla sospensione, altro provvedimento amministrativo questa volta però ben più limitante rispetto a una semplice multa.

Ma non ci ferma comunque qui: nel caso in cui il divieto venga nuovamente infranto, il rischio per i gestori è di subire una denuncia e vedrsi sequestrare gli impianti per la diffusione della musica. Novità anche dal punto di vista dell'estensione territoriale dei controlli: dopo essersi concentrati soprattuto nelle zonte centrali di corso Porta Borsari, piazzetta Pescheria e piazza Erbe, le verifiche si allargheranno ai locali dell'area di Veronetta, Madonna di Campagna e Borgo Trento. Con la fine dell'estate pare insomma che a Verona non sia davvero più tempo di festa.

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