Lite sul treno per la mascherina, un agente resta ferito: 26enne in manette
Il tutto sarebbe nato da un'accesa discussione, in quanto sul convoglio una persona non avrebbe indossato il dispositivo. Arrivati alla stazione di Verona Porta Nuova, il giovane è stato arrestato
Violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, oltre a lesioni personali. Sono i capi d'accusa mossi contro A.J.J., un cittadino di nazionalità nigeriana di 26 anni, regolare sul territorio italiano, che nella serata di mercoledì 10 marzo è stato arrestato dagli agenti della Polizia ferroviaria in servizio alla stazione di Verona Porta Nuova.
L'arresto è scaturito in seguito ad un intervento dei poliziotti, fatto poco prima delle 17 al binario 10 all’arrivo del convoglio viaggiatori RV3498 (Venezia-Verona). A bordo infatti, un agente di Polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Vicenza, era intervenuto per sedare una lite tra viaggiatori, insorta per il fatto che uno di loro non indossava la mascherina come prescritto.
Dopo un acceso diverbio, un giovane nigeriano, risultato poi in stato di alterazione alcolica, avrebbe dato un violento spintone al petto all’agente, facendolo cadere rovinosamente sui sedili. Ne era nata quindi una colluttazione che avrebbe visto il poliziotto riportare un trauma in seguito al quale è stato successivamente accompagnato presso il Pronto soccorso, dove è stato giudicato guaribile in giorni 30 per la frattura allo scafoide della mano destra.
Il giovane A.J.J. è stato pertanto arrestato e, dopo la stesura degli atti, è stato trattenuto nelle celle di sicurezza in attesa dell’udienza per direttissima, celebrata nella mattinata di giovedì dal Tribunale di Verona: convalidato il provvedimento, è stata disposta la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte la settimana.