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Cronaca Veronetta / Via Cantarane

Nella lite tra stranieri, spunta un coltello: "Basta quartieri in mano ai delinquenti"

Un parapiglia nato in via XX Settembre e arrivato poi in via Cantarane, ha portato sul posto fiamme gialle e volanti per quella sembrava essere una rissa. Il fatto inoltre ha scatenato anche la reazione del candidato sindaco Sboarina

Un episodio avvenuto nella serata di domenica, ha portato nella zona di Veronetta prima la guardia di finanza e poi gli uomini delle volanti, oltre a scatenate la reazione del candidato sindaco Federico Sboarina: "Basta zone franche nella nostra città. Basta quartieri in mano ai delinquenti. La rissa di ieri sera in via Cantarane dimostra che abbiamo ragione a portare la sicurezza fra le priorità".

Dalla questura hanno fatto sapere però che non si è trattato esattamente di una rissa, anche se qualcosa è effettivamente successo. Erano circa le 20.30, quando le fiamme gialle hanno richiesto l'aiuto del 113 per la segnalazione di un parapiglia in via XX Settembre, di fronte alla Locanda al Vescovo, ma al loro arrivo sul posto gli agenti non hanno trovato nessuno. Nel frattempo un'altra segnalazione li ha messi al corrente di un uomo armato di coltello che si aggirava per via Cantarane, prima di entrare in un condominio. Giunti in zona, gli uomini delle volanti hanno trovato un gruppo di ragazzi, tra i quali un brasiliano residente in città che aveva inoltrato la segnalazione e che ha fornito la propria versione dei fatti. 
Il ragazzo infatti ha raccontato che la sera presa avrebbe prestato il proprio cellulare ad un uomo di origine tunisine, il quale poi è scappato con il dispositivo. Tramite alcune conoscenze, il brasiliano sarebbe riuscito a risalire alla sua identità e a recuperare i suoi contatti, che ha utilizzato per fissare un appuntamento per la restituzione del telefono. All'incontro in un locale della zona però il nordafricano si sarebbe presentato senza la refurtiva ma con un grosso coltello, con il quale avrebbe minacciato la controparte, prima di scappare e cercare rifugio appunto in un condominio di via Cantarane, dopo la discussione avuta in precedenza. 

Così quando gli agenti sono entrati nell'edificio, hanno trovato l'uomo che stavano cercando, il quale però era privo dell'arma bianca descritta in precedenza. Alla fine il tunisino è stato portato in questura e denunciato per furto aggravato e minaccia, con gli investigatori che proseguiranno nella loro attività per fare luce su una vicenda poco chiara. 

Il candidato sindaco per il centrodestra poi ha così commentato: "Ringrazio gli agenti della squadra mobile e della guardia di finanza. Il loro lavoro però perde efficacia se, in contemporanea, il Comune non fa la sua parte. Servono anche massicci controlli amministrativi sulle zone a rischio e tolleranza zero per chi delinque. Veronetta deve essere vivibile per i residenti onesti e il Comune deve garantire la qualità della vita, agevolando l’insediamento di giovani coppie, rendendo sicure le aree verdi, installando telecamere e colonnine SOS, allontanando i bivacchi di nullafacenti, agevolando l’insediamento di esercizi commerciali 'sani'. Negli ultimi anni, il sindaco Tosi ha avuto molti altri impegni politici fuori città per occuparsi del territorio. E adesso i risultati si vedono, a Veronetta come sui bastioni".
Nella serata di lunedì poim il candidato sindaco si è espresso nuovamente sulla situazione del quartiere scaligero: "Ieri sera ero a Veronetta ad incontrare i cittadini sul tema della sicurezza. Mi hanno chiamato perché in quel quartiere ce ne sono parecchi di problemi, compreso quello che il sindaco uscente vuole minimizzare. Se Flavio Tosi invece di stare in salotto a fare interviste a Sky per far vedere la favola di famiglia con la sua fidanzata, si preoccupasse di quello che é successo in città non sarebbe rimasto l'unico a non accorgersi che i cittadini veronesi sentono il bisogno di maggiore sicurezza".

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