Legnago, indagine sulle firme sospette alle elezioni 2014: politici indagati per falso

Tanti sono i nomi dell'inchiesta della Procura di Verona che sta indagando sulla legittimità delle firme raccolte a sostegno delle liste elettorali delle elezioni amministrative e comunali del 2014 in provincia. A ottobre 2015, la procura ha comunicato agli interessati, ben 109 persone coinvolte a vario titolo, la conclusione dell'indagine.

Tra gli indagati, i politici di tre comuni della provincia, San Bonifacio, Pescantina e Legnago. A proposito di quest'ultimo comune, su L'Arena si legge che nell'inchiesta condotta dal Pm Beatrice Zanotti è coinvolta in particolare la raccolta delle firme per la Lista Longhi Sindaco Centrodestra Legnago. Dunque, sono indagati per falso Samuele Campedelli, allora assessore provinciale, e coloro che raccolsero le firme "pur non avendone titolo e in assenza del pubblico ufficiale (Campedelli appunto)". Così dichiara l'inchiesta e così si legge su L'Arena.

Sempre sul quotidiano si legge che alcune persone, interpellate dai carabinieri, non avrebbero riconosciuto le proprie firme in calce agli elenchi presentati a sostegno della lista elettorale. Questo è bastato per aprire la contestazione da parte della Procura. Non è noto chi avrebbe apposto queste firme e pare che alcune siano dei nomi inventati, ma per la Procura non finirebbe qui. I fogli con le dichiarazioni di presentazione della lista  non sarebbero stati affidati a colui che avrebbe dovuto autenticarle, cioè Campedelli; insieme a lui, infatti, sono state indagate per concorso molte altre persone.

Compreso Samuele Campedelli, a Legnago sono finite sotto inchiesta 19 persone, tra cui il candidato sindaco Paolo Longhi e diversi candidati consiglieri. Ribadiamo che al momento si è solo conclusa l'indagine e nessuno è stato chiamato in giudizio.