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Cronaca

Lega, il Natale non si tocca

La ricorrenza simbolo di pace e fratellanza, non di rancore e diversit

Mai come in questi giorni il Vangelo di Cristo (Matteo 25,34) scuote le nostre coscienze: “Venite, voi, benedetti del Padre mio... perchè ebbi fame e mi deste da mangiare,..straniero e mi accoglieste ..e quando lo avete fatto al più piccolo di questi fratelli, lo avete fatto a me”.

In un comune del bresciano l’amministrazione leghista ha lanciato l’operazione chiamata “White Christmas” ossia “Bianco Natale”, per accertare a tappeto l’esistenza di clandestini da cacciare. Non vogliamo introdurre un dibattito sull’inciviltà dell’iniziativa.

Questa non solo imbarazza i sottomessi silenziosi alleati della Lega. Di più, scandalizza credenti e anche (tanti) non credenti per l’accostamento del Natale ad una azione di odio verso l’umanità. Nel sentimento comune Natale è pace, accoglienza, generosità, universalità del messaggio di amore che Dio, facendosi uomo in Gesù Cristo, ha portato nel Mondo.

In un tempo di conflitti ricorrenti, è quello di cui abbiamo bisogno. E’ ora di reagire per la comunità civile, anche quella che vota Lega per convenienza o superficialità, più che per convinta militanza. Abbiamo il coraggio della fermezza: il Natale, segno di pace e fratellanza, non si tocca, non sarà mai strumento di divisione o rancore, ma l’esatto contrario.

Il Natale è di tutti e per tutti, anche per quei bambini che potrebbero venire sloggiati prima della fine dell’anno. Il Natale non crea l’identità di un popolo, come sentiamo dire. Crediamo nel bisogno di fratellanza: il Natale ce la può garantire.

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