Dalle sale del comune di San Bonifacio, dove la Protezione civile sta coordinando gli interventi di emergenza a favore della popolazione di Monteforte d'Alpone, arrivano commenti soddisfatti. Sembra che nel giro di pochi giorni l'emergenza lascerà spazio agli interventi di stabilizzazione della situazione. I volontari si concentrano sulle priorità di giornata. Ieri si sono dedicati a rimuovere dalle strade le masserizie che i cittadini avevano buttato per liberare le proprie abitazioni. Le autopompe intanto hanno esaurito il proprio lavoro. In queste ore si stanno dirottando su Monteforte una serie di autospurghi, per liberare le caditoie, i marciapiedi e le carreggiate dal fango.

L'illuminaziopne pubblica è stata ripristinata. Ora le squadre dell'Enel stanno lavorando a pieno regime per riabilitare i contatori e gli allacciamenti dei privati. Il lavoro è ancora lungo, ma procede spedito. Rimangono ospitati al PalaFerroli di San bonifacio quattordici nuclei familiari, che durante la giornata si spostano per andare a controllare la situazione del proprio paese.

Ma durante le festività dei morti si conferma che la priorità numero uno non è stata Monteforte d'Alpone. Nel programma della protezione Civile, rispettato, la precedenza è stata data all'autostrada, il cui allagamento ha tagliato in due il Veneto. A ruota è stata affrontata l'emergenza di Soave. In ultima istanza si è proceduto a sgomberare Monteforte d'Alpone, anche se i volontari della Protezione civile erano già presenti sul posto domenica sera.