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Cronaca Lazise / Località Fossalta

Turista minorenne stuprata da un connazionale fuori da una discoteca sul lago di Garda

Lei 16 anni, lui 18, entrambi olandesi. Si conoscono in un locale di Lazise e, dopo un breve corteggiamento, lui le chiede di uscire dalla disco e a quel punto scatta la violenza

Una denuncia contro ignoti di violenza carnale ha forse trovato il suo destinatario nel giro di poche ore, grazie all'operato dei carabinieri della stazione di Lazise. 

L'episodio si è svolto martedì notte nelle vicinanze di una discoteca del luogo, abitualmente frequentata dai turisti stranieri, dove si stava svolgendo una festa dedicata agli ospiti di nazionalità olandese. I protagonisti sono un ragazzo di 18 anni e una ragazza di 16 anni, entrambi in visita dall'Olanda, che si sono incontrati nell'occasione. Il giovane Casanova decide di corteggiare la ragazza offrendole da bere, i due fanno conoscenza tra un alcolico e l'altro, fino a quando lui non le chiede di uscire per fumare una sigaretta e scambiare due parole in tranquillità. 

Qui il giovane fa delle avances alla ragazza, che però non si dimostra affatto interessata e lo respinge. Il 18enne però non demorde e cercare di forzare le cose, ma la 16enne fa di tutto per divincolarsi, senza però riuscire nel proprio intento. L'aggressore a questo punto, forse anche a causa di qualche bicchiere di troppo, la butta a terra e la violenta. 

Una volta consumato il crimine, l'adolescente torna sconvolta in campeggio dai propri genitori e racconta loro il trauma appena vissuto. A questo punto la madre decide di portarla alla clinica Pederzoli per svolgere gli esami del caso e poi si reca dai carabinieri di Lazise per sporgere denuncia. Ma per poter agire efficacemente, gli uomini dell'arma hanno bisogno dell'aiuto della vittima per poter identificare il suo orco. La giovane però non ne vuole sapere. È ancora troppo spaventata e non vuole affrontare una simile situazione. I carabinieri però la rassicurano, le garantiscono protezione e inviano un agente in borghese all'interno del locale. La 16enne, grazie anche agli incoraggiamenti della madre, accetta e la sera dopo torna sul luogo del delitto per identificare il suo connazionale. 

Arrivata in discoteca è lo stesso aggressore a ricontattare la vittima, che lo indica ai militari. A questo punto il 18enne viene preso e portato in caserma per essere interrogato. Lui però nega tutto, affermando che la connazionale era consenziente e racconta dall'inizio la sua versione della serata. 

A questo punto il ragazzo è stato sottoposto al test del tampone salivale, così da poter verificare se il suo Dna coincide con quello dell'aggressore. Intanto il possibile stupratore, sul quale pende una denuncia a piede libero, è tornato nel proprio paese due giorni fa.

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