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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Arcole / Piazza Guglielmo Marconi

Sei clandestini sfruttati in nero: arrestato il "caporale" 36enne residente ad Arcole

Si tratta di cittadini marocchini, fermati a bordo di un furgone dai carabinieri mentre si stavano dirigendo verso un allevamento avicolo per lavorare a 5 euro l'ora pagati in nero

Nella serata di giovedì 3 maggio ad Orgiano nel Vicentino, una pattuglia dei carabinieri ha fermato un furgone, condotto da un cittadino marocchino, a bordo del quale erano presenti altri suoi sei connazionali. I fermati, secondo quanto riportato da VicenzaToday, erano sprovvisti di documenti d’identità e sono poi risultati essere clandestini, tutti contattati dal conducente del mezzo che aveva proposto loro di recarsi a lavorare in un allevamento avicolo non ancora individuato. Per la prestazione era stato loro promessa una retribuzione di 5 euro all’ora, ben al di sotto di quanto stabilito dai contratti collettivi nazionali o territoriali. 

Un episodio di capolarato la cui organizzazione è stata fatta risalire all'autista, il cittadino marocchino S. A. che nella mattinata di ieri, venerdì 4 maggio, è stato dichiarato in stato di arresto per sfruttamento del lavoro e e accompagnato presso la Casa Circondariale di Vicenza. 

Oltre a S. A., 36enne residente ad Arcole in provincia di Verona e con precedenti di polizia, i militari hanno deferito in stato di libertà - perché clandestini nel territorio nazionale - anche i sei suoi connazionali, domiciliati in altrettanti Comuni della provincia scaligera.

Gli accertamenti dei Carabinieri della Stazione di Sossano e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Vicenza, al momento, stanno proseguendo per individuare l’allevamento avicolo destinatario della manodopera e per approfondire il ruolo dell’arrestato in altre situazioni analoghe. 

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