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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ladri maldestri tentano di svaligiare un bar ma finiscono in cella

Due uomini e una donna sono stati bloccati dai Carabinieri di Villafranca nella notte con l'accusa di furto aggravato. Uno dei due dovrà rispondere anche di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale

Altri tre arresti sono stati eseguiti la scorsa notte dai carabinieri del comando stazione di villafranca. Attorno alle ore 03.00 circa giungeva in centrale operativa una segnalazione di movimenti e rumori sospetti a Dossobuono, nei pressi di un bar di via stazione. Giunta immediatamente sul posto la pattuglia, nei pressi del bar “Da Lina” veniva notata una donna con il proprio cane, successivamente identificata come F.F. di 54 anni. Nonostante la presenza sospetta della donna, i militari optavano per procedere prima al controllo dell’interno del bar. Proprio in quel frangente, dalla finestra del locale fuggivano due uomini che, nonostante l’alt intimato dalle forze dell'ordine, tentavano di dileguarsi.

Uno di questi, H.D.V. di 26anni, rumeno, con domicilio a verona, veniva immediatamente raggiunto ed ammanettato. Il complice, S.B. di 36anni, macedone, tentava di scavalcare una recinzione condominiale ma veniva bloccato dal secondo militare contro il quale, nonostante l’arma d’ordinanza puntata contro, ingaggiava un’accesa collutazione, finendo definitivamente bloccato ed ammanettato. Durante gli ultimi istanti di scontro, il macedone trovava anche il tempo di minacciare il carabiniere che era meglio per lui lasciarlo andare “perche’ lui era slavo ed aveva fatto la guerra”.

Nel frattempo giungevano in ausilio le pattuglie del nucleo radiomobile della compagnia di Villafranca e del vicino comando stazione di Castel D’Azzano che trasportavano in ospedale il militare ferito per la colluttazione e procedevano a dar manforte ai colleghi nella ricerca di ulteriori complici. All’interno del bar infatti, oltre a riscontrare la posizione degli apparati videopoker che erano stati quasi divelti dai supporti che li fissavano al suolo, veniva accertata la manomissione del sistema d’allarme, operazione verosimilmente portata a termine dai malviventi alcune ore prima, quando il locale era ancora aperto. Inoltre, nei pressi del bar veniva rinvenuto un telefono cellulare perso durante la fuga dai due fermati. Sul display risultavano numerose chiamate perse risalenti a pochi minuti prima, provenienti dallo stesso numero di cellulare. Quest’ultime chiamate portavano i militari alla donna con il cane, F.F., che nel frattempo si era allontanata. Identifica dunque la donna, ottenuta la prova che la stessa stava fungendo da “palo”, le diverse chiamate coincidevano infatti con l’arrivo dei carabinieri, veniva infine prelevata presso la sua abitazione poco distante e tratta in arresto per furto aggravato in concorso con il rumeno e il macedone. A quest’ultimo sono state mosse anche le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Comparsi davanti al giudice stamattina per il processo per direttissima, il legale dei tre chiedeva i termini a difesa: ottenuta la convalida degli arresti, per la donna, incensurata, il giudice disponeva la remissione in libertà. I due complici invece, a causa dei loro numerosi e recenti precedenti penali, furto e rapina, veniva disposta la misura cautelare in carcere e sono stati condotti a Montorio.

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