La spesa dai mercatini a Km 0 al baratto
Liniziativa promossa dal comitato Bove e lanciata dal centro sociale La Chimica
Borgo Venezia, periferia di città. Uno di quei posti dove la spesa si fa al supermercato, senza preoccuparsi tanto della storia o della provenienza dei prodotti che si vanno a comprare. Col risultato che spesso si penalizzano proprio quei prodotti che arrivano da vicino, magari dai campi a poche centinaia di metri da casa. È anche per sensibilizzare i cittadini su questo tema che il comitato di quartiere Bove lo scorso primo novembre ha organizzato un mercatino molto particolare ai giardini di via Zagata.
Un mercatino dove si è voluto privilegiare il pedigree dei prodotti: tutti provenienti da realtà piccole, locali e non commerciali… come se arrivassero direttamente dal giardino di casa. L’iniziativa era partita sei anni fa, nel 2003, ad opera dei giovani del centro sociale “La Chimica” (che aveva sede proprio in via Zagata, in un edificio poi sgomberato dal sindaco Tosi).
Ora è il comitato di quartiere di Borgo Venezia Bove che ha raccolto il testimone del centro sociale ed ha organizzato il mercatino. Tra l’altro quest’anno l’afflusso di abitanti del quartiere è stato decisamente alto, con parecchie signore che hanno fatto la spesa di vari generi alimentari, ma soprattutto di verdura e formaggi. Particolarmente apprezzato il pacchetto da 6 euro che conteneva un finocchio, quattro cipolle, due porri, un broccolo e del radicchio rosso, tutti provenienti dallle campagne del Molin di San Felice Extra.
Accanto ai prodotti alimentari, l’iniziativa del primo novembre ha visto anche la realizzazione del mercatino del baratto, dove acquirenti e curiosi hanno potuto scambiare o comprare a basso costo abiti usati, purchè ben tenuti. Anche questa è stata un’iniziativa che ha ricevuto molti consensi da parte della gente, soprattutto da parte di coloro che faticano ad arrivare alla fine del mese.