La maggioranza delle vittime italiana

La violenza sul gentil sesso è una piaga sociale che si stenta a estirpare. “L’impegno del Comune in materia di sicurezza della donna è forte – spiega l'assessore alle Pari Opportunità Vittorio Di Dio – ed è stato, fin da subito, una nostra priorità. Numerose sono le azioni concrete compiute fino ad oggi, come il potenziamento del centro di ascolto e consulenza psicologica e legale Petra, nato come progetto temporaneo e reso invece permanente. Accanto a questo, da circa un anno, siamo riusciti ad attivare un centro stabile di accoglienza e soccorso per le donne soggette a violenza domestica e per i loro figli: una casa protetta dove le vittime di abusi possono trovare ascolto, assistenza legale, psicologica e tutela attraverso l’assistenza sociale, un luogo nel quale rifugiarsi per allontanarsi immediatamente dalle situazioni di sofferenza e dal quale ricominciare un nuovo percorso di vita”.

L'assessore spiega, dati alla mano, che in maggioranza sono nostre connazionali che subiscono percosse. “Il 68% delle donne maltrattate è di nazionalità italiana, il 61% coniugate con figli - spiega l'assessore - Contrariamente a quanto si può pensare poi la donna ha, nel 58% dei casi, un livello di istruzione superiore alla media, ma ciò nonostante non ha un’occupazione che le consenta l’autonomia. Infine è importante sottolineare che, nel 68% dei casi, la persona che compie i maltrattamenti è il marito, il convivente o il compagno”.