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Cronaca

L'alluvione ostacola i lavori di piazza Corrubbio

L'unica azienda che pu spostare l'abside stata fino a ieri per l'emergenza maltempo

I lavori proseguono. Quasi come da programma. Ci si è messa pure l'alluvione a rallentare i lavori di costruzione del parcheggio sotterraneo di piazza Corrubbio. Che tutti dichiarano di non volere, ma che nessuno riesce a fermare. L'abside rinvenuta settimane fa nel centro della piazza è ancora lì. Perché la sola ditta che ha la possibilità di rimuoverla è stata chiamata a fronteggiare le emergenze dell'alluvione di Ognissanti. Solo oggi i suoi tecnici sono riusciti a essere sul posto per progettare l'opera di trasferimento. Intanto la ditta Rettondini è costretta a proseguire con lo spostamento dei sottoservizi a lato della piazza.

Intanto il dibattito "il parcheggio sì, il parcheggio no" ieri è stato rinvigorito dalle dichiarazioni della presidente della commissione Cultura del Comune Lucia Cametti. Secondo cui sarebbe possibile realizzare il parcheggio sotto i valli di porta San Zeno. Proposta che, suo malgrado, l'assessore all'Urbanistica Enrico Corsi rispedisce al mittente: "Abbiamo provato in tutti i modi a fermare l'opera- afferma - ma non c'è alcuna via legale per farlo".

L'assessore presenterà una delibera con tutti i costi che palazzo Barbieri dovrebbe accollarsi in caso di un blocco dei lavori. La ditta Rettondini, infatti, potrebbe richiedere quasi dieci milioni di euro di risarcimento. Un milione per i costi dovuti allo scavo archeologico, seicentomila euro per il suo riempimento e ripristino, seicentomila euro per la progettazione e gestione dell'appalto e sette milioni derivanti dal mancato utile che subirebbe l'azienda, che ha in gestione il parcheggio per i prossimi trent'anni. "Se Lucia Cametti vuole - ribadisce Corsi - la voti pure. Ma noi non possiamo accollarci questi costi".

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