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Cronaca

Istituto anziani, giusto cos

La legalit vince sul "consenso popolare"

La sentenza del Consiglio di Stato sul reintegro del presidente Ottavio Contolini e degli altri membri del CdA dell’Istituto Assistenza Anziani di Verona smaschera l’arroganza del sindaco Tosi, che ha voluto a tutti i costi azzerare gli amministratori degli Enti all’indomani della sua vittoria elettorale, una decisione che aveva come solo fondamento la lottizzazione di tutti gli incarichi disponibili. Già a suo tempo, nel 2007, avevo definito illegittimo il provvedimento di Tosi.

Il Tribunale amministrativo regionale aveva ribaltato le decisioni del neosindaco, che ha voluto insistere ricorrendo ulteriormente al Consiglio di Stato. Ora sull’argomento viene fatta definitivamente giustizia, anche se occorre ricordare i danni subiti dalla comunità veronese per i continui cambi alla presidenza dell’istituto e le polemiche, nelle quali sono stati coinvolti anche i familiari degli ospiti, relative al periodo in cui l’istituto venne gestito dal Consiglio di amministrazione nominato da Tosi, prima del pronunciamento del giudice amministrativo.

Da questa vicenda si possono trarre due conseguenze
: in primo luogo vince la buona amministrazione, quella messa in atto da Contolini, Luigi de Mori e gli altri membri del CdA; inoltre, questa sentenza riconosce il merito di chi non si è arreso e ha fatto una battaglia giusta in nome di quella legalità che, nel locale come a livello nazionale, non può essere ignorata in nome di un presunto “consenso popolare”.
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