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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Da Confcommercio a Confesercenti bocciata a Verona l'iniziativa ioapro1501: «No illegalità»

Paolo Artelio: «Non esporremo mai gli associati al rischio di sanzioni e misure penali»

«Le proteste programmate nei prossimi giorni sono il segnale del grandissimo disagio e sconforto di tutto il settore della ristorazione che è ormai allo stremo, ma la legalità resta un prerequisito che non va messo in discussione». Paolo Artelio è il presidente della federazione dei pubblici esercizi FIPE Confcommercio Verona e commenta così le proteste messe in atto in queste ore da alcuni gruppi di esercenti. Il riferimento pare essere in particolare all'iniziativa nazionale, ma giunta anche in terrra veneta e veronese, che sui social è nata sotto il segno dell'hashtag #ioapro1501. Nel Veronese i locali aderenti fino a ieri si contavano sul palmo di una mano, oggi stando agli annunci dei promotori sarebbero all'incirca una quindicina, nonostante dalla prefettura scaligera filtri la volontà di mantenere nei loro confronti la "linea dura".

Il programma della manifestazione "ioapro1501" prevede l'apertura di bar e ristoranti anche dopo le ore 18, facendo sedere i clienti ai tavoli, pur nel rispetto delle norme igienico-sanitarie previste contro Covid-19, ma appunto violando il divieto di effettuare il servizio al tavolo (oltre quello di apertura serale dopo le 18 vigente già in zona gialla). In tal senso, il presidente della federazione dei pubblici esercizi FIPE Confcommercio Verona Paolo Artelio spiega: «La nostra Federazione, la più rappresentativa del comparto, finora ha combattuto a fianco degli imprenditori e ha manifestato anche a Verona, lo scorso 28 ottobre in piazza Bra. Tuttavia ha un modo diverso di fare interlocuzione sindacale: portiamo ai tavoli istituzionali le necessità e le richieste degli esercenti, - prosegue Paolo Artelio - rappresentando con forza le nostre ragioni, ma non esporremo mai gli associati al rischio di sanzioni e misure di natura penale».

In relazione all’iniziativa "ioapro1501", a prendere le distanze in modo esplicito è ache Confesercenti Verona: «Siamo perfettamente consapevoli dello stato in cui versano i pubblici esercizi e anche tutte le altre imprese che hanno patito e stanno ancora soffrendo per le conseguenze dei vari Dpcm intervenuti nel tempo. - sostiene il direttore generale Alessandro Torluccio - Abbiamo sempre sostenuto le proteste civili fin qui fatte dagli esercenti e, se necessita, siamo pronti a farlo ancora, ma non è possibile tollerare qualsiasi iniziativa che sconfina nell’illegalità».

A rincarare la dose contro l'iniziativa "ioapro1501" è stato quindi il presidente di Confesercenti Paolo Bissoli: «Rappresentiamo gli interessi della categoria da anni, noi per primi sappiamo che il governo non ci ha tenutI in considerazione, non riconoscendo le nostre richieste di ristori adeguate agli imprenditori del settore della ristorazione e degli altri settori che sono sull’orlo della chiusura dell’attività, ma invito comunque a prestare molta attenzione alle gravissime conseguenze che questa iniziativa potrebbe comportare». Infine, conclude il direttore generale Alessandro Torluccio: «Pur condividendo i motivi della protesta, Confesercenti ha sempre garantito ed appoggiato tutte le iniziative che rispettano la legalità, non è possibile transigere. Rivolgo quindi il mio invito agli esercenti a non cedere all’istinto, pur con un’annunciata promessa di tutela legale, ma di resistere alla tentazione e restare dentro i confini della legalità». 

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