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Cronaca

Intascava la pensione di una donna morta nel 1995, arrestato

In totale sono finite in manette 6 persone, le accuse sono percezione indebita e truffa aggravata

Dal 1995 intascava la pensione di una donna argentina morta arrivando a percepire dall'Istituto di previdenza un importo per un totale di 75 mila euro. Lo hanno scoperto gli uomini della Guardia di finanza di Verona, in collaborazione con la Direzione Provinciale dell'Inps locale, che hanno smascherato il caso di una donna argentina che nonostante fosse morta nel 1995 ha 'continuato ad intascare' la pensione di reversibilita' del coniuge italiano. Inoltre, la persona che ogni mese andava a intascare indebitamente la pensione della defunta nel 2005 si e' anche preoccupato di trasmettere un'istanza all'Inps di adeguamento del vitalizio a firma della povera defunta.

Le indagini dei finanzieri si sono estese inoltre anche ai cosiddetti 'falsi poveri' e ad immigrati che intascavano senza averne diritto l'assegno sociale. In particolare, sono stati scoperti due coniugi italiani residenti nella provincia scaligera, che al fine di percepire il vitalizio assistenziale hanno attestato all'Inps la propria situazione di assoluta indigenza, omettendo di dichiarare redditi per 35 mila euro. Le Fiamme Gialle veronesi hanno individuato altri tre soggetti extracomunitari che dopo aver ottenuto la residenza e il diritto all'assegno sociale in quanto nullatenenti, hanno fatto rientro nei propri Paesi di Origine (Croazia, Marocco e Tunisia) continuando ad intascare indebitamente il beneficio mediante accredito diretto sul conto corrente.

In totale sono state 6 le persone denunciate alla Procura della Repubblica di Verona per i reati di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falsita' ideologica commessa dal privato in atto pubblico.

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