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Cronaca Bussolengo / Via Verona, 4

Parapiglia al centro tamponi di Bussolengo e insulti al personale, Girardi: «È intollerabile»

Il dg Ulss 9 Scaligera: «Persone maleducate, con toni arroganti, prive di rispetto verso gli operatori e gli altri cittadini in attesa, hanno saltato le file e creato non poco scompiglio»

«La fiducia di domenica oggi lascia il posto all'amarezza per quanto è successo lunedì presso alcuni centri tamponi. Persone maleducate, con toni arroganti, prive di rispetto verso gli operatori e gli altri cittadini ordinatamente in attesa, hanno saltato le file e creato non poco scompiglio». Ad affermarlo con toni molto amareggiati è il direttore generale dell'Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi, in riferimento a quanto avveuto in particolare al punto tamponi di Bussolengo, situato nei pressi dell'ex supermercato Lidl in via Verona.

Qui, secondo quanto si apprende, vi sarebbero stati momenti a dir poco "concitati", con tanto di insulti e spintoni da parte dei componenti di una famiglia che avrebbe preteso di eseguire i tamponi tutti nello stesso momento, nonostante vi fossero in attesa già altre persone. Sul posto per placare gli animi sono dovuti intervenire persino i carabinieri. Il dg dell'Ulss 9 Pietro Girardi, dopo aver stigmatizzato l'episodio, afferma: «Ricordo che l'accesso ai centri tamponi deve avvenire con impegnativa, meglio se con prenotazione, e comunque nel rispetto delle indicazioni impartite dagli operatori. Il Covid-19 è un virus con il quale non si scherza e le festività natalizie non possono essere il pretesto per comportamenti scorretti e rischiosi per sé stessi e per gli altri. Condotte come quelle verificatesi non saranno più tollerate - ha concluso il dg Pietro Girardi - anche perché rischiano di vanificare l'incessante lavoro svolto nei centri tamponi e all'interno degli ospedali».

Sulla vicenda è persino intervenuta Manuela Lanzarin, l'assessore regionale alla Sanità in Veneto che, in una breve nota, commenta così l'accaduto: «È una di quelle notizie che non ci rendono fieri. Trasformare una coda per sottoporsi ad un tampone in una ressa non è un gesto di civiltà e lo è ancor meno se si offende il personale che sta facendo il proprio lavoro. Ci si dimentica troppo spesso di quanto la fase che stiamo attraversando sia complessa per chi sta cercando di arginarla e per chi la subisce in prima persona. Abbiamo ancora gli ospedali pieni ed il personale è stremato, - conclude l'assessore Manuela Lanzarin -  mantenere il senso civico è il minimo che si possa fare».

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