rotate-mobile
Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Pfas. M5S: "Se la Miteni ha davvero collaborato, nessuno ha mosso un dito"

L'amministratore delegato della ditta di Trissino Antonio Nardone ha dichiarato che la sua azienda ha collaborato con le istituzioni già dal 2001. I pentastellati in Regione vogliono scoprire se è vero

Mentre si programmano investimenti anche nel veronese per risolvere il problema dell'inquinamento da Pfas nelle acque, la Miteni si difende. La ditta di Trissino è ritenuta responsabile del disastro e si sta indagando per capire se ci sono altre aziende che hanno contribuito alla contaminazione delle acque di alcuni Comuni in provincia di Vicenza, Padova e Verona.

L’amministratore delegato Antonio Nardone lunedì 30 maggio ha dichiarato che la Miteni collabora con il Ministero dell’ambiente e con l’Istituto Superiore di Sanità già dal 2001. A stretto giro gli risponde il consigliere regionale del M5S Manuel Brusco: "All'epoca il ministro dell’ambiente era Altero Matteoli e il governatore del Veneto era Giancarlo Galan. Come consiglieri regionali del Veneto chiederemo di ascoltare Nardone in commissioni congiunte ambiente e sanità per capire quali documenti e informazioni la Miteni ha fornito agli organi nazionali e se o perché tali informazioni sono o non sono state fornite anche alla Regione Veneto. O Nardone dice la verità e quindi tutti sapevano ma nessuno ha mosso un dito, oppure Nardone mente". 

E anche i deputati e i senatori del Movimento 5 Stelle faranno richiesta per avere copia della documentazione riferita da Nardone al Ministero dell’Ambiente e all’Istituto Superiore di Sanità.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pfas. M5S: "Se la Miteni ha davvero collaborato, nessuno ha mosso un dito"

VeronaSera è in caricamento