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Cronaca Torri del Benaco / Via Pai di Sotto

Chiazze di gasolio sul Garda, scatta l'ennesimo Sos inquinamento

Colpita la zona sud di Pai, frazione di Torri del Benaco: l'allarme è scattato domenica sera. Sul posto i pompieri ei tecnici della Protezione civile che hanno lavorato fino alle 3 di notte con solventi e barriere protettive

Continuano i casi di inquinamento del lago di Garda. Le varie località veronesi sembrano accusare un colpo durissimo. Già il turismo aveva segnato un netto calo delle presenze. Il maltempo stava letteralmente mettendo in ginocchio la stagione. Ora ci si mettono anche le segnalazioni. L'ultima ha riguardato la zona sud di Pai, frazione di Torri del Benaco: l'allarme è scattato domenica sera, quando alcuni residenti avevano chiamato i vigili del fuoco. Sul posto sono poi intervenuti anche alcuni tecnici della Protezione civile che hanno lavorato fino alle 3 di notte per arginare uno sversamento di gasolio. In acqua sono stati versati litri di solvente speciale per sciogliere gli idrocarburi e alcune barriere galleggianti sono state poste a delimitare la zona. In ogni caso le aree sono state interdette. Nelle prossime ore sarà dunque possibile avere informazioni più precise dati i campionamenti analizzati in laboratorio su tutto il tratto che interessa Peschiera, Castelnuovo, Lazise e Bardolino. Anche stavolta non sarebbe facile risalire a causa e origine dell'inquinamento. Per ora si sa solo che proviene dal torrente di San Zeno in Montagna, che sfocia in quel punto.

Da alcuni giorni tutto il lago è "sorvegliato speciale". Il porto di Garda è ancora chiuso dopo la fuoriuscita di carburante e alcune chiazze di schiuma giallastra sono comparse in vari punti. il primo segnale d'allarme era stato, in realtà, il ritrovamento di pesci morti, che galleggiavano sulle rive. Come spiegano i quotidiani locali, l'Arpav ipotizza che le chiazze giallastre siano provocate dalla formazione di pollini e detriti vegetali che il vento avrebbe spinto verso riva. Sul sito dell'agenzia regionale per l'Ambiente, saranno pubblicati a breve i risultati delle analisi. Quelle sui pesci morti, tuttavia, toccano alla Provincia, che non ha ancora avviato i controlli. Per alcuni esperti ittici la morìa sarebbe dovuta a infezioni cicliche a cui è soggetta la fauna del Garda, coincise poi con gli allarmi dovuti a svernamenti del carburante.

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