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Cronaca Ronco all'Adige

Secondo focolaio di aviaria a Ronco all'Adige. «Servono maggiori controlli»

Segnalata la presenza del virus influenzale tipo A sottotipo H5N1 altamente contagioso in un allevamento da oltre 11mila tacchini da carne. Bigon e Zottis (PD): «I servizi veterinari hanno organici da tempo sottodimensionati»

A due giorni dal primo focolaio di influenza aviaria individuato meno di una settimana fa in un allevamento di Ronco all'Adige, è stata segnalata la presenza del virus influenzale tipo A sottotipo H5N1 altamente contagioso in un secondo allevamento di tacchini da carne, sempre a Ronco all'Adige. Le seconda struttura in cui sono stati scoperti casi di positività all'aviaria è più piccola di quella precedente, ma contiene comunque oltre 11mila capi.

Gli episodi sono monitorati anche dal Ministero della salute che ha preso provvedimenti per ridurre i rischio sul territorio nazionale. Ma le consigliere regionali del Partito Democratico del Veneto Anna Maria Bigon e Francesca Zottis hanno segnalato un aumento della preoccupazione «sia per la contagiosità del virus, sia perché nel Veronese si concentra il 50% della produzione avicola veneta».
«I due focolai sono stati presto individuati e isolati dai servizi veterinari dell'Ulss 9, ma servono maggiori controlli, possibili solo rafforzando le attività di prevenzione - hanno dichiarato Bigon e Zottis - Le limitazioni avicole fissate dalla Regione, da sole, non bastano. L'influenza aviaria già nel recente passato ha messo in ginocchio il comparto avicolo veneto con danni economici ingentissimi In questo contesto di grande allerta è stato chiesto ai servizi veterinari della Regione Veneto di gestire le operazioni dirette negli allevamenti interessati e di intensificare i controlli per il monitoraggio delle specie sensibili applicando strette misure di sorveglianza per lo spostamento di animali. Ma i servizi veterinari potranno affrontare la gestione delle attività collegate ai nuovi focolai di influenza aviaria con organici che sono da tempo sottodimensionati, in uno scenario costituito da un notevole numero di pensionamenti entro pochi mesi, per i quali non vi è ancora un piano adeguato di sostituzione mediante affiancamento? C'è bisogno di personale competente, di un'organizzazione stabile con incarichi definiti e di una catena di comando autorevole per poter fronteggiare le minacce epidemiche, tutelare il valore economico delle produzioni, assicurare la sicurezza alimentare e difendere il patrimonio di salute umana, animale e ambientale».

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