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Cronaca

«Il livello dello scontro non si fermerà». Altri quattro indagati in Forza Nuova, c'è anche Castellini

I firmatari del comunicato stampa diffuso domenica da FN dopo l'assalto di sabato alla sede capitolina della Cgil, risultano indagati dalla Procura di Roma per istigazione a delinquere aggravata dall'utilizzo di strumenti informatici

Dopo l'assalto alla sede romana della Cgil, avvenuto sabato durante una manifestazione No Green Pass dalla quale si era staccato un gruppo di persone, Forza Nuova è sempre più nell'occhio del ciclone. Arrestati due dei leader del partito di estrema destra ed altre 10 persone dopo i fatti del 9 ottobre, per i quali è stato denunciato anche un veronese, risultano ora indagati dalla Procura di Roma per istigazione a delinquere aggravata dall'utilizzo di strumenti informatici, i quattro esponenti firmatari del comunicato stampa pubblicato domenica da FN, nel quale si afferma che «il popolo ha alzato la testa» e che «il livello dello scontro non si fermerà». 

Si tratta di Giuseppe Provenzale, Davide Cirillo, Stefano Saija e Luca Castellini, i quali, come riporta Ansa, sono iscritti nel filone che lunedì ha portato all'oscuramento del sito web di Forza Nuova.
Nel loro confronti i pm contestano l'avere istigato "pubblicamente a commettere una pluralità di delitti e contravvenzioni".

Alla scia di parole di solidarietà nei confronto della Cgil, sono arrivate anche quelle di Cia Verona: «Il diritto a manifestare non deve mai sfociare in scellerate azioni di violenza – sottolinea Andrea Lavagnoli, presidente provinciale di Cia Agricoltori Italiani Verona -, che sono frutto di un crescente clima di intolleranza e violenza che si sta diffondendo nel nostro Paese. Appoggiamo fin d’ora ogni iniziativa che si intraprenderà nel Paese che abbia come obiettivi la piena attuazione dei contenuti della nostra Costituzione, che si fonda sull’antifascismo e afferma la libertà, la democrazia, l’uguaglianza, la solidarietà e il diritto al lavoro». 

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