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Cronaca San Zeno di Montagna / Località la Pozza

Giornata mondiale per l'Alzheimer: sabato 26 il convegno promosso dal Comune

Si terrà sabato 26 settembre, in occasione della XXII° Giornata Mondiale per l'Alzheimer, un incontro sul tema promosso dal Comune, presso la sala Convegni ATER a San Zeno in piazza Pozza

Si svolgerà sabato 26 settembre, in occasione della XXII^ giornata mondaiale per l'Alzheimer, un incontro nella sala convegni ATER di San Zeno in piazza Pozza 1. L'iniziativa è promossa dal Comune di Verona ed è stata presentata questa mattina dall'assessore ai Servizi sociali Anna Leso, la quale ha spiegato che l'obiettivo principale per l'amministrazione, così come si legge nella nota divulgata dal Comune, è quello di riuscire a coinvolgere la cittadinanza, offrendo "un quadro complessivo ed esaustivo della rete di servizi, progetti ed esperienze che le istituzioni pubbliche e il mondo del volontariato mettono in campo per essere a fianco delle famiglie e delle persone con problemi di Alzheimer":

In occasione della XXII Giornata mondiale per l’Alzheimer, sabato 26 settembre, dalle 9 alle 13, nella sala convegni dell’Ater in piazza Pozza 1, a San Zeno, si terrà un incontro per informare e sensibilizzare sulla malattia e sui servizi messi a disposizione di malati e famiglie. L’iniziativa, aperta a tutta la cittadinanza, è promossa dal Comune in collaborazione con Associazione Alzheimer Italia, Associazione Familiari Malati di Alzheimer, Associazione ABC, Azienda ULSS 20, Centro Servizi Volontariato, Fondazione Pia Opera Ciccarelli, Istituto Assistenza Anziani, Centro Servizi per Anziani Le Betulle e Fondazione Oasi San Bonifacio.

L’incontro è stato presentato questa mattina dall’assessore ai Servizi sociali Anna Leso. “Obiettivo dell’iniziativa – spiega Leso – è offrire alla cittadinanza un quadro complessivo ed esaustivo della rete di servizi, progetti ed esperienze che le istituzioni pubbliche e il mondo del volontariato mettono in campo per essere a fianco delle famiglie e delle persone con problemi di Alzheimer. Per questo, durante l’incontro saranno ricordati ed illustrati i servizi e le progettualità messi a disposizione dal Comune di Verona nell’ambito del Progetto Alzheimer”.

Nello specifico i servizi di cui i cittadini veronesi possono usufruire sono: 4 Centri diurni (“Cristofori” in Borgo Roma, “Leo Cirla” in Centro Storico, “Forti” a San Michele e “Città di Verona” a San Massimo) - dove i malati possono essere accuditi temporaneamente, per dare sollievo alle famiglie, ed essere seguiti con una riabilitazione mirata al mantenimento delle capacità residue; Posti di sollievo - per periodi di 30/60 giorni, per aiutare i familiari che necessitano di un periodo di riposo o per permettere alla famiglia di riorganizzare l’attività assistenziale del congiunto a domicilio; Servizio di assistenza domiciliare - un supporto a domicilio che favorisca il mantenimento dell’autonomia dell’anziano affetto da Alzheimer e ne stimoli le potenzialità residue in ambito cognitivo e relazionale; Tutoraggio delle badanti a domicilio - l’affiancamento di un operatore professionale per sostenere ed insegnare i bisogni degli anziani affetti dalla patologia di Alzheimer.

All’incontro di sabato, che sarà aperto dai saluti dell’assessore ai Servizi sociali Anna Leso e della presidente del Centro Servizio per il Volontariato Chiara Tommasini, interverranno Silvano Pedron dell’Associazione Alzheimer Italia, Giorgio Pedron e Annachiara Bonazzi dell’Associazione Familiari Malati di Alzheimer, Giorgio Facci di ABC – Demenza e Alzheimer senza paura, Clara Meante del Comune di Verona, Laura De Togni dell’ULSS 20, Roberto De Mori dell’Istituto Assistenza Anziani, Domenico Marte della Fondazione Pia Opera Ciccarelli, Giuseppina Salvetti del Centro Servizi per anziani “Le Betulle”, Maria Mastella della Fondazione Oasi San Bonifacio ed Elena Mantisso del Centro Servizi “Città di Verona”. Al termine degli interventi seguiranno la proiezioni di alcuni spezzoni di film sull’Alzheimer e una tavola rotonda. Durante l’incontro il cittadino interessato potrà avere materiale informativo e rivolgere direttamente domande agli operatori e ai volontari presenti sulle questioni che riguardano la gestione quotidiana dell’ammalato, le risorse presenti sul territorio, le modalità di accesso alle strutture e agli uffici per avere risposte concrete ai bisogni di una famiglia che si trova ad affrontare questo problema.

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