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Martedì, 16 Aprile 2024
Incidenti stradali Bevilacqua / Via Luppia Alberi

Verona, si trova l'auto davanti alla moto e ci sbatte contro: muore sul colpo 26enne veronese

Impatto terribile che non ha lasciato alcun scampo a Stefano Molon, giovane operaio di Bevilacqua. Era in sella alla sua Yamaha R6 e stava per andare a giocare a calcetto con gli amici. "Voleva venderla, l'annuncio già su internet"

Voleva mettere in vendita la moto ed era persino uscito in anticipo dal lavoro per non andare di fretta, che aveva una partita di calcetto con gli amici. Purtroppo su quel campetto il giovane Stefano Molon non ci è mai arrivato. All’operaio 26enne veronese è toccata la più terribile delle sorti. Una tragedia, il suo incidente avvenuto nel pomeriggio di domenica. Stefano è morto sul colpo andando a sbattere violentemente contro un’auto sulla Regionale 10. A poche centinaia di metri da casa. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, sembra che il 26enne fosse a bordo della sua Yamaha R6, in via Luppia Alberi, verso le 14e30, quando all’altezza dell’incrocio con via Granze si è trovato davanti una Opel Agila condotta da un 19enne padovano che arrivava dalla direzione opposta. Stefano non sarebbe riuscito ad evitare lo scontro ed è finito contro la vettura. Un impatto terribile che ha fatto ribaltare su un fianco la macchina e lui è sbalzato per alcuni metri rovinando a terra malamente e morendo sul colpo. Non c’è stato nulla da fare per il giovane veronese e i sanitari del 118 di Montagnana, intervenuti per primi data la competenza sul territorio, non hanno potuto far altro che constatare il decesso. È toccato ai carabinieri della città murata padovana e a quelli di Este compiere i rilievi sull’ennesima tragedia che ha coinvolto un ragazzo nel fiore degli anni. Segnali evidenti dell’impatto, oltre alla Opel rovesciata, si sono evidenziati nella fiancata destra. Sotto choc ma illeso il 19enne di Vescovana (Padova) che ha spiegato di essersi trovato davanti la moto e di non aver avuto il tempo di far nulla. Gli accertamenti sono dovuti proseguire con l’accertamento alcolemico del conducente.

Stefano lavorava come operaio collaudatore e specializzato nelle macchine a controllo numerico alla “Altec”, di Villa Bartolomea. Aveva la moto da due anni e tanti sogni nel cassetto, uno dei quali, forse il più importante, era quello di andare a convivere con la fidanzata Anna a Cerea. Aveva già organizzato tutto per l’anno prossimo, prendendo spunto da quanto avevano già fatto i suoi due fratelli, diventati tutti indipendenti dalla famiglia di origine. Suo fratello gemello, Simone, vive a Verona; Matteo, il più grande che ha 30 anni, è a Vicenza. Lascia nella disperazione papà Davide e mamma Lucia. È stata lei a raccontare che il figlio di 26 anni aveva già comunicato l’intenzione di disfarsi della moto, anche grazie al convincimento della sua ragazza. Come spiega L’Arena,

«Vado a giocare una partita a calcetto», aveva detto ieri alle 14 Stefano Molon alla mamma Lucia. Invece, ha trovato la morte a pochi chilometri da casa, lungo la Regionale 10, a bordo della sua moto Yamaha R6 che, altra beffa del destino, appena quattro giorni fa si era deciso di vendere pubblicando un annuncio su internet. «E pensare», confessa tra le lacrime la madre, «che era uscito di casa con dieci minuti di anticipo proprio per arrivare con calma al bar doveva aveva appuntamento con gli amici per le 14.30».

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