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Incidenti stradali San Zeno / Viale Cristoforo Colombo

Verona, travolge anziano e fugge: 32enne beccato in una notte. Risulta sotto cocaina e senza patente

Le indagini portano da viale Colombo a Verona fino a Villafranca. Polizia municipale e carabinieri in azione per incastrare il giovane conducente che ha investito un 78enne di Saval, ora grave all'ospedale

Le indagini hanno impiegato tutta la notte. Agenti della polizia municipale di Verona e carabinieri di Villafranca al lavoro assieme per arrivare al pirata della strada che ha travolto con l’auto un 78enne residente nel quartiere Saval ed è scappato. Ha 32 anni, risiede a Villafranca, guidava la macchina intestata al padre. Guidava mentre era sotto l’effetto di cocaina e con la patente sospesa. E ora, oltre alle accuse pesanti che gli saranno rivolte (omissione di soccorso, fuga e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, tra le altre) dovrà fare i conti con la sua vittima. L’anziano stava pedalando in viale Colombo, a Verona. Il giovane al volante della Bmw l’aveva praticamente investito e poi era fuggito in una strada laterale, contromano. Così, mentre scattava la macchina dei soccorsi per salvare il pensionato che ora si trova in prognosi riservata all’ospedale di Borgo Trento nel reparto di Neurochirurgia, è scattata anche quella della Municipale per risalire all’identità del pirata della strada. A incastrarlo è stata la targa dell’auto, perduta sul posto dell’incidente.

TRAVOLGE CICLISTA E FUGGE CONTROMANO A VERONA

La vettura risultava intestata alla ditta di un artigiano falegname villafranchese. Ma lui, come accerteranno poi i carabinieri locali, non poteva più guidare l’auto, dato che era costretto su una sedia a rotelle. Così i sospetti si sono dirottati sul figlio. Contattato sul cellulare, il 32enne non aeva ancora deciso di costituirsi. Ha raccontato di essere a Rovereto, a trovare degli amici ma in realtà si trovava poco distante da casa, verso Povegliano, come ha testimoniato l’intercettazione del cellulare. Quando ha aperto la porta di casa è stato letteralmente bloccato.

La Bmw era parcheggiata in garage, ancora sporca di sangue e ammaccata. Ha chiamato l’avvocato e con lui ha deciso di andare all’ospedale per i prelievi del sangue e fornire almeno un minimo di collaborazione. Alle 4 di mattina sono arrivati i risultati e il giovane conducente è risultato positivo alla droga. La sua posizione si è aggravata perché dal database è risultato che la sua patente era stata sospesa l’estate scorsa. Il giovane ora è a disposizione del magistrato che dovrà valutare la sua posizione. I dati sugli incidenti in cui gli automobilisti fuggono sarebbe in aumento, come spiega il comandante della polizia municipale di Verona, Luigi Altamura, su L’Arena:

«Devo ringraziare gli ufficiali e agenti di Verona e Villafranca per l'impegno profuso per molte ore ed il pubblico ministero Ardito per le direttive fornite utili ad identificare il pirata stradale di viale Colombo. È la prova che gli autori di questi gravi comportamenti prima o poi vengono individuati. Ora bisogna introdurre l'ergastolo della patente. I parlamentari devono impegnarsi a fondo. Non si può più aspettare. Come per l'omicidio stradale o per l'aggravamento di alcuni fatti-reato connessi al codice della Strada, il tempo é scaduto, nonostante gli sforzi delle forze dell'ordine e della magistratura. Non possiamo continuare a piangere i morti e ad assistere a nuovi disabili per le gravi lesioni subite. Serve che qualcuno a Roma batta seriamente un colpo, valutando di non tagliare sui mezzi e sulle risorse, ma fornendo strumenti giuridici e tecnologici. Che fine ha fatto il "drogometro" introdotto dalla legge 120 del 2010? Dove sono i tanti decreti attuativi? La sicurezza stradale è una priorità proprio per tutti»

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