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Incidenti stradali Bussolengo / Località Pol

Verona, "Ciao Eleonora, splendida farfalla volata via": il duomo gremito per l'ultimo saluto alla 26enne

Sono stati tantissimi i partecipanti alle celebrazioni funebri della ragazza di 26 anni, morta in un incidente d'auto a Pol di Bussolengo. Numerosi i colleghi, anche d'alto grado, del papà carabiniere: è stato lui il primo ad accorrere sul luogo

Un’intera comunità ancora sotto choc per la tragica scomparsa. Tanti, tantissimi i cittadini che si riuniranno per salutare per l’ultima volta Eleonora Cipriani. Alcuni hanno già partecipato al rosario recitato domenica sera. Erano attese centinaia e centinaia di persone per le celebrazioni che si sono tenute lunedì 29 settembre, alle 15e30, nel duomo “San Lorenzo” di Pescantina. Erano attesi anche tanti colleghi di papà Nicola, maresciallo luogotenente, per 20 anni comandante dei carabinieri della stazione locale. Quella fatidica e tragica sera, la notte tra giovedì e venerdì, è stato lui ad essere chiamato per primo a compiere i rilievi dell’incidente. Non conosceva le generalità della vittima, aveva solo risposto alla chiamata della centrale operativa. Da Bussolengo avevano inviato la sua pattuglia in località Pol. Ha così scoperto la terribile verità. A causare la morte della ragazza, anche lei molto conosciuta, è stato l’incidente con la sua auto, una Ford Fiesta, mentre accompagnava a casa un’amica di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Secondo la ricostruzione dei militari (il padre Nicola è stato sollevato dal gravoso incarico, se ne sono occupati i colleghi di Bussolengo), all’origine c’è una sbandata del tutto autonoma e imprevedibile. Poi lo schianto fatale addosso al guardrail. L’amica è uscita dall’auto quasi illesa. Eleonora purtroppo è morta sul colpo.

SCHIANTO A POL DI BUSSOLENGO, MUORE 26ENNE. LA TROVA IL PAPA' CARABINIERE

Chi volesse partecipare al lutto della famiglia ha potuto farlo lunedì: dalle 10e30 e fino alle 14 è stato possibile far visita nella camera ardente allestita nella cappella dell’ospedale “Orlandi” di Bussolengo. Alla cerimonia ha partecipato anche il comandante dei carabinieri, generale Leonardo Gallitelli. Le offerte raccolte durante la cerimonia saranno devolute all’associazione orfani dell’Arma.

"CIAO ELEONORA" - Dopo i sonori rintocchi delle campane a lutto, in duomo, gremito da migliaia di presenti, è toccato ai famigliari più stretti ricordare la scomparsa della giovane. La chiesa non ce l'ha fatta a contenere tutti quelli che hanno voluto partecipare al cordoglio. Tanto che anche il sagrato era stracolmo di persone. Papà Nicola, ("Uno tosto e da sempre al servizio dei propri concittadini" raccontano i colleghi) ha voluto portare con le proprie braccia la bara della sua piccola che aveva "gli occhi blu come il mare". Una scena toccante, scandita dalle note dell'Adagio di Albinoni. Tanti fiori allestiti, le corone e i ricordi di colleghi, amici, famigliari. Rose bianche e fiori azzurri adagiati sul feretro. Spiega L'Arena che a tenere le celebrazioni sono stati dieci sacerdoti:

"Oggi il duomo è piccolo per Eleonora, una ragazza decisa e forte, secondo il racconto dei genitori. Aveva quasi preso in consegna la sorellina Beatrice, di 13 anni più piccola. E poi era nata e cresciuta in caserma, tra i carabinieri. Con molti aveva un rapporto speciale, di confidenza e di ascolto. Tanti progetti con Michele, che si sono interrotti".

Nelle prime file, per l'estremo saluto c'è proprio lui, Michele, il suo ragazzo. Ha voluto esibire una foto con Eleonora, scattata in un giorno felice. Poco distante anche Silvia, l'amica che quella terribile sera era con lei in auto, diretta a casa. Porta ancora i segni evidenti del terribile incidente. Polso fasciato, collare. È sulla carrozzina ma sta guarendo. Solo la cicatrice lasciata dalla ferita di un'amica che non c'è più sarà difficile da cancellare. "Una splendida farfalla volata verso una luce incommensurabile" l'ha salutata la zia, Maria Grazia. Poi c'è stato il percorso fino in cimitero. Eleonora riposerà nel cimitero di Negrar, dov'è nata, vicino ai nonni.

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