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Incidenti stradali

Inferno sulla A21, morto un veronese: «Tanta gente occupava la corsia di emergenza»

Il drammatico incidente avvenuto nella giornata di giovedì in provincia di Piacenza è costato la vita a Nicola Negro e Stefano Cappelletti, mentre il conducente del terzo veicolo marginalmente coinvolto non avrebbe riportato gravi ferite

«Erano circa le 12.45, abbiamo visto del fumo da dopo il casello di Caorso e ci siamo trovati bloccati a circa un chilometro di distanza. I soccorsi e l'ambulanza li abbiamo visti arrivare tre quarti d'ora dopo, l'elicottero anche, ma non so se era per questo incidente o per altro, e tanta gente, anche camionisti, che occupavano la corsia di emergenza ostacolando l'arrivo di pompieri, ambulanze, eccetera. Tanta maleducazione». 
È la testimonianza, raccolta da Leonardo Trespidi de llPiacenza.it, di una delle persone rimaste bloccate sulla A21 nella giornata di giovedì 25 agosto in seguito al drammatico incidente costato la vita a Nicola Negro, 56enne di Vicenza, e Stefano Cappelletti, 54enne di Verona. 

Tamponamento sulla A21, divampa un incendio: morte due persone

Una trappola di fuoco quella in cui sono rimasti incastrati i due veneti. Negro si trovava alla guida di un'autocisterna che trasportava bitume infiammabile, mentre Cappelletti era al volante di un furgone: entrambi stavano percorrendo il tratto autostradale compreso tra Caorso e Castelvetro, in direzione di Brescia, quando è avvenuto lo schianto al chilometro 179 all'altezza di Polignano, frazione del Comune di San Pietro in Cerro. 
L'allarme è scattato poco dopo le 12 e la dinamica dei fatti è al vaglio del personale della polizia stradale di Cremona, ai comandi di Federica Deledda. Alla base dell'incidente, verosimilmente, dovrebbe esserci il tamponamento a catena tra la cisterna e il furgone che la precedeva, i quali hanno coinvolto un altro mezzo pesante. Subito dopo l'urto, il rogo è divampato sui due veicoli, seppur fermi ad alcuni metri di distanza, trasformando quel tratto piacentino di A21 in un inferno di fiamme e lamiere, con il denso fumo nero che si alzava nel cielo. Per Negro e Cappelletti non c'è stato scampo: il cadavere del vicentino è stato estratto, carbonizzato, dai vigili del fuoco di Piacenza e Fiorenzuola che avevano domato l'incendio, così come quello del veronese, bloccato tra le lamiere accartocciate del mezzo che conduceva, bruciato a sua volta. Si è invece in parte salvato il terzo veicolo coinvolto: il conducente è riuscito a staccare la motrice dal rimorchio, prima di venire trasportato in ospedale per accertamenti dalla Pubblica Assistenza di Monticelli. 
Sul posto anche i sanitari del 118 di Piacenza e da Parma, che purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dei due uomini. 

Le operazioni di messa in sicurezza della cisterna, la cui costruzione a strati ne ha evitato l’esplosione, e degli altri mezzi è proseguita fino alla serata di giovedì. Lasso di tempo in cui il tratto di A21 è rimasto chiuso, provocando anche lunghissime code: nel pomeriggio gli uomini di Croce Rossa e della società autostradale hanno distribuito bottigliette d’acqua alle persone rimaste bloccate sotto al sole, mentre la corsia opposta di marcia è stata riaperta lo stesso pomeriggio. 

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