Auto trovata distrutta sulla SR450: al suo interno i corpi senza vita di Sofia e Francesco
Il veicolo è stato scoperto nella mattinata di giovedì lungo la statale, in direzione di Affi. Le ricerche scattate mercoledì, purtroppo si sono concluse tragicamente: nel mezzo infatti sarebbero presenti i cadaveri dei due ragazzi
È purtroppo arrivato tragico epilogo per quanto riguarda le ricerche di Sofia Mancini e Francesco D'Aversa, i due giovani di cui non si hanno notizie dalla notte tra lunedì e martedì.
Nella mattinata di giovedì, una Fiat 500 bianca è stata trovata distrutta a lato della carreggiata sulla SR450, in direzione di Affi, in una piccola scarpata.
Si tratta dell'auto su cui viaggiavano i due giovani, i quali sono stati trovati morti al suo interno.
Scomparsi da lunedì notte
Gli appelli per trovare i due giovani sono stati diffusi sui social a partire dalla mattinata di mercoledì, lanciati dal Comune di Costermano sul Garda e dal sindaco Stefano Passarini.
Sofia Mancini, 20enne di Costermano, e Francesco D'Aversa, 24enne originario di Taranto e residente a Verona, avrebbero trascorso la serata di lunedì al locale Amen, sulle Torricelle, per poi andarsene su una Fiat 500 bianca con targa 1AY4101 della Repubblica Ceca.
«A seguire una sosta a Desenzano del Garda la loro cella telefonica è stata agganciata tra Calmasino e Lazise. Da quel momento non è più stato possibile rintracciare nessuno dei due numeri» recita l'appello. Verosimilmente, il 24enne stava accompagnando a casa la giovane dopo aver accompagnato il coinquilino a Peschiera, ma da martedì mattina i due cellulari non darebbero segni di vita.
Preoccupate, le famiglie hanno dunque sporto denuncia per la loro scomparsa, mettendo in moto la macchina delle ricerche.
«È come se tutti avessimo perso un figlio»
Le operazioni sono scattate alle 12.30 di mercoledì 19 ottobre. I vigili del fuoco, giunti dal distaccamento di Bardolino e da Verona, hanno attivato il protocollo di ricerca con l'ausilio di unità cinofile e del nucleo droni, con un sistema in grado di localizzare i cellulari, per perlustrare la zona del lago di Garda compresa tra Calmasino, Lazise e Bardolino, territorio in cui è stato agganciato dalle celle il cellulare della ragazza. In supporto, si è alzato in volo anche l'elicottero giunto dal comando di Bologna per una perlustrazione dall'alto.
Le ricerche sono proseguite nel corso della notte.