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Incidenti stradali Caprino Veronese

Chiesto il processo per l'uomo alla guida dell'auto che travolse e uccise Francesca

Il drammatico incidente si verificò a novembre a Caprino Veronese e costò la vita ad una ragazza di 20 anni del posto. Ora il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per il 51enne che quel giorno era al volante della Bmw X5, accusandolo del reato di omicidio stradale

Giovedì 3 novembre dovrà presentarsi negli uffici giudiziari di via dello Zappatore per l’udienza preliminare del processo, che lo vede accusato del reato di omicidio stradale. I.O., oggi 51 anni, di origine serba e residente a Caprino Veronese, il 15 novembre dello scorso anno si trovava alla guida della propria Bmw X5, quando investì Francesca Mannu mentre attraversava sulle strisce pedonali di via Scalette, nel medesimo Comune, provocandone la morte. 

Si sono infatti concluse le indagini preliminari e il pm della procura di Verona, Elvira Vitulli, ha chiesto il rinvio a giudizio dell'automobilista, ritenendolo l'unico responsabile della tragedia che sconvolse Caprino. Richiesta accolta dal Gup Cecilia Vitolla, che ha dunque fissato la data del procedimento. 

L'incidente si verificò intorno alle ore 17.20 e i rilievi del caso furono eseguiti di carabinieri della stazione locale. Sulla dinamica non sembrano esserci molti dubbi, dal momento che gli inquirenti hanno potuto acquisire i filmati del sistema di videosorveglianza esterna della filiale della Banca di Credito Cooperativa Valpolicella che si trova in zona, composto da due telecamere che avrebbero ripreso la scena. 
Il Sostituto procuratore contesta all’imputato, come si legge nella sua richiesta, “di aver causato per colpa” la morte della giovane “con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale e, precisamente, delle generali regole di cautela e prudenza prescritte dall’art. 140 comma 2 del Codice della Strada, e dell’obbligo di fermarsi in prossimità degli attraversamenti pedonali per consentire il transito dei pedoni, di cui al successivo art. 191”.

FRANCESCA MANNU-3

Il 51enne, che aveva dichiarato di non aver visto la 20enne, l'avrebbe dunque investita sull'attraversamento pedonale, urtandola con la parte anteriore sinistra del suo veicolo. Caricata sul cofano e poi sbalzata nella corsia opposta, la ragazza era stata poi travolta una Renault Koleos condotta da un 51enne, che non ha potuto far nulla per evitarla: a suo carico infatti non sono state mosse accuse. 
Soccorsa dal 118, Francesca venne portata d'urgenza all'ospedale di Borgo Trento in condizioni disperate. I tentativi del personale sanitario alla fine si sono rivelati inutili, troppo gravi i traumi riportati, in particolare quello cranico che ha portato ad un coma post-anossico, e dopo tre giorni la giovane è spirata

I familiari di Francesca, assistiti da Studio3A-Valore S.p.A., trovarono la  di autorizzare l’espianto e la donazione degli organi della figlia. Ora, ottenuto il risarcimento dalla compagnia di assicurazione della vettura investitrice, chiedono giustizia per la vita della loro unica figlia, spezzata tragicamente troppo presto. 

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