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Incidenti stradali Zevio

Precipita con l'auto nel Sava, muore imprenditore edile di 46 anni

Stava rientrando da un incontro in uno dei cantieri che aveva nella zona, ma la moglie non ha più avuto sue notizie. Sul posto solo i segni di una grave sbandata, si pensa ad un malore improvviso

Ennesima tragedia sulle strade della provincia, dove ancora una volta una vita è stata spezzata a causa di una drammatica fatalità o, forse, di un terribile incidente. Un imprenditore edile 46 enne di Tregnago, Massimo Antonelli, è morto annegato dopo essere finito con la sua auto nel canale Sava, lungo la strada che da Zevio conduce a Vago di Lavagno.

CAUSE IGNOTE - I carabinieri sono tutt'ora al lavoro per fare luce sulla dinamica reale dell'incidente, che al momento risulta ancora piuttosto fumosa. Le ricerche sarebbero infatti partite con grande ritardo perché l'allarme è scattato questa mattina dopo che la moglie, preoccupata per il mancato ritorno del marito, ha cominciato a chiedere sue notizie. L'imprenditore infatti stava rientrando da un incontro in uno dei cantieri che aveva nella zona, ma aveva lasciato a casa il cellulare. La Mercedes dell'uomo è stata trovata nelle acque Sava, un canale di proprietà dell'Enel, poco oltre il ponte Perez a Zevio. Nell'abitacolo c'era il conducente con le mani ancora aggrappate al volante.

MALORE LETALE - Gli uomini della scientifica di San Bonifacio stanno continuando le indagini; secondo quanto riferito dai militari dell'Arma sulla strada non sono stati trovati segni di frenata ma solo della sbandata, per questo si pensa un malore come causa dell'incidente. I familiari ed il socio dell'imprenditore infatti hanno escluso categoricamente l'ipotesi di un gesto estremo. L'uomo lascia due figli di 17 e 6 anni.

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