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Incidenti stradali San Michele / Via Unità D'Italia

Travolse 15 enne sulle strisce: ora è libero perché si è pentito

Neppure un mese fa aveva investito la giovanissima Camilla e poi, compreso l'accaduto, era scappato via senza soccorrerla. Ieri il giudice ha deciso per una pena sospesa e per il blocco della patente

Termina dopo poco meno di un mese la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista il pirata della strada che, il 23 gennaio scorso, travolse la quindicenne Camilla, ancora adesso in lotta tra la vita e la morte. Una conclusione lampo, quindi, ma che forse farà ancora discutere a lungo.

LA SENTENZA - Il guidice ha accolto la richiesta di patteggiamento e gli ha concesso due anni con pena sospesa. Per cinque non avrà più la patente. Con questo verdetto è uscito dall'aula l'albanese di 70 anni, che il 23 gennaio scorso, in via Unità d'Italia, travolse Camilla, 15 anni, sulle strisce pedonali, per poi fuggire senza soccorrerla. Camilla è ancora in ospedale, in condizioni gravissime, lui ha portato a casa ieri questa sentenza che gli concede di evitare le sbarre. Durante la prima udienza il giudice aveva chiesto che l'uomo, assente in aula entrambe le volte, desse dimostrazione di aver compreso la gravità del suo gesto e in aula ieri è arrivata la sua lettera.

IL PENTIMENTO - "Prego Dio nei momenti di disperazione sperando che mi ascolti e perdoni le malefatte accadute per colpa mia. Prego anche per la salvezza e la guarigione di Camilla da me investita e non assistita sul posto dell'impatto. Chiedo mestamente perdono alla famiglia del gesto inconsulto provocato, sono pentito dolorosamente di tutto, non smetterò di pregare per la guarigione e tutto il bene possibile per la famiglia che io ho reso infelice, chiedo scusa e mi pento sentitamente". Proprio queste parole avrebbero convinto il giudice della sincerità dell'uomo, portandolo quindi ad assegnargli una pena di molto inferiore alle aspettative dell'accusa.

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