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Incidenti stradali San Bonifacio

Autopsia su Rebellin: morte per schiacciamento. Via libera per funerale a Lonigo

L'ultimo saluto al campione di ciclismo si potrebbe tenere giovedì prossimo. L'esame dall'anatomopatologo Cirielli conferma la tesi sostenuta dalla Procura, ovvero che Rebellin sia deceduto perché investito da un tir tedesco

Decesso per schiacciamento. È questa la conferma, trapelata tramite Ansa, fornita dall'anatomopatologo Vito Cirielli sulla morte del ciclista Davide Rebellin.

Ieri, 19 dicembre, dopo alcuni rinvii, è stata eseguita l'autopsia sul corpo dell'ex campione delle due ruote a pedali, nato a San Bonifacio e deceduto a 51 anni il 30 novembre scorso.
L'esame convaliderebbe quanto accertato finora dall'indagine coordinata dalla pm Claudia Brunino, ovvero che Davide Rebellin sia morto perché schiacciato da un camion. Rebellin era in sella alla sua bicicletta e il mezzo pesante lo avrebbe investito sulla Strada Regionale 11 a Montebello Vicentino. L'autista del tir, un 62enne tedesco, sarebbe poi scappato senza prestare soccorso al ciclista; ma è stato rintracciato in poco tempo in Germania e accusato di omicidio stradale e fuga.

Eseguita l'autopsia, ora la Procura di Vicenza è pronta a dare il nulla osta per il funerale di Rebellin, che si potrebbe tenere giovedì prossimo nel duomo di Lonigo.

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