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Incidenti stradali Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Incidenti stradali, Verona maglia nera del Veneto. È dove ne capitano di più

La provincia scaligera è quella con più incidenti, più feriti e più morti sulle strade, anche se il numero dei decessi è diminuito di molto rispetto all'anno scorso

È stato diffuso oggi, 16 novembre, un focus dell'Istat dedicato agli incidenti stradali in Veneto, una versione più locale e dettagliata delle statistiche rese note dieci giorni fa sempre da Istat insieme ad Aci

Nel 2015 si sono verificati in Veneto 13.867 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 315 persone e il ferimento di altre 19.156. Rispetto al 2014, diminuiscono sia gli incidenti (-0,7%) che i feriti (-1,8%), in linea con le variazioni rilevate nell’intero paese. Il numero di vittime della strada invece diminuisce del 3,1% in controtendenza con la media nazionale che invece cresce dell'1,4%. Rispetto al 2001, nel 2015 le vittime della strada si sono ridotte del 54,5% contro il 51,7% della media Italia, mentre fra il 2010 e il 2015 la riduzione è stata del 20,5% (-16,7% in Italia). Sempre fra il 2010 e il 2015 l’indice di mortalità sul territorio regionale è passato da 2,5 a 2,3 deceduti ogni 100 incidenti, quello medio nazionale da 1,9 a 2,0.

Guardando le province si scopre che quella di Verona è la provincia veneta con più incidenti stradali (3.048) e con più feriti (4.139) in assoluto della regione, mentre il primato delle vittime della strada (59) è condiviso con Venezia e Padova. Rispetto allo scorso anno il numero di incidenti e feriti è leggermente aumentato (neanche dell'1%), mentre il numero di morti è sceso di quasi il 20%.

I costi sociali degli incidenti stradali quantificano gli oneri economici che, a diverso titolo, gravano sulla società a seguito delle conseguenze di un incidente stradale. Nel 2015, il costo dell’incidentalità con danni alle persone è stimato in circa 17,5 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale e in poco più di 1,4 miliardi di euro in Veneto. La regione incide quinti per l'8,2% sul costo totale nazionale.

La pericolosità rimane alta lungo le strade statali e lungo l’autostrada A4, ma comunque il maggior numero di incidenti si è verificato sulle strade urbane. Rispetto all’anno precedente i sinistri diminuiscono del 3,2% in ambito urbano e aumentano dell’8,9% sulle strade extraurbane, mentre diminuiscono del 12,2% sulle autostrade. Più della metà dei sinistri stradali in Veneto (51,3%) avviene lungo un rettilineo sulle strade extraurbane, mentre sulle strade urbane la percentuale è del 44,0%. 

Si fanno più incidenti di giorno, ma si muore di più di notte. Nel periodo primaverile ed estivo la concentrazione degli incidenti è più elevata. Oltre l’83% degli incidenti ha luogo tra le 7 del mattino e le 20, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 3 e le 4 del mattino e tra le 5 e le 6 del mattino (6,9). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 43,8% degli incidenti notturni, il 41,3% delle vittime e il 45,7% dei feriti.

La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (74,4%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (4.978 casi, 91 vittime e 6.874 feriti), seguita dal tamponamento (2.688 casi, 33 decessi e 4.521 persone ferite). La tipologia più pericolosa è la fuoriuscita del veicolo (4,9 decessi ogni 100 incidenti), seguono lo scontro frontale (4,2) e l’investimento di pedone (3,4). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 3,9 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,7 decessi).

Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, la guida distratta, il mancato rispetto delle regole di precedenza o del semaforo e della distanza di sicurezza sono le prime tre cause di incidente.

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