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Cronaca Valeggio sul Mincio / Via Roma

Incendio a Valeggio sul Mincio: ignoti appiccano le fiamme all'ex cava di Ca' Balestra

Alla vigilia di Ferragosto, è scoppiato un incendio superficiale arrivato fino alla vecchia discarica di Ca' Baldassare. I danni sono limitati, ma il sindaco di Valeggio, Angelo Tosoni, è intervenuto per rassicurare i cittadini

Si è verificato venerdì 14 agosto 2015 un incendio superficiale presso l'ex cava di Ca' Balestra di Valeggio sul Mincio. Le fiamme si sono propagate in seguito alla copertura della vecchia discarica di Ca' Baldassarre. A seguito dell'episodio, di cui non so conoscono ancora le cause, l'intervento rapido del Comune nella stessa giornata ha permesso di spegnere il fuoco e limitare i danni.

Dalla relazione del geologo Cesare Bagolini, incaricato di valutare i danni, emerge che, oltre all'erba bruciata, sempre regolarmente tagliata dal Comune, le fiamme hanno letteralmente colato i tratti aerei di collegamento delle condotte di mandata sui pozzi n. 2 e n. 5, impedendone di fatto la possibilità di effettuare il prelievo del percolato. In corrispondenza del pozzo n. 6, invece, l’isolante plastico del cavo elettrico è stato fuso dal fuoco. L’incendio ha inoltre colato in numerosi punti la condotta utilizzata per l’irrigazione dell'erba perimetrale. Immediate le sostituzioni da parte di idraulici ed elettricisti: nel pomeriggio del 17 agosto risultavano ultimati i lavori di ripristino della funzionalità dell’impianto elettrico su tutta la linea di captazione del percolato e di ripristino delle condotte di collegamento per l’adduzione del percolato dai pozzi n. 2 e 5 alle vasche di stoccaggio temporaneo.

"Non esiste alcun pericolo per la salute pubblica. – conferma il sindaco di Valeggio, Angelo Tosoni – Il Comune ha sempre provveduto a mantenere il sito pulito e ordinato proprio per limitare incidenti di questo tipo". Le attività programmate di smaltimento del percolato non hanno subito alcuna interruzione a causa dell’incendio. Sono infatti stati effettuati dei carichi sia la mattina del 14 agosto che quella del 17 agosto e nel corso della settimana continueranno le attività di smaltimento già programmate la scorsa settimana.

Il Comune di Valeggio sta curando la gestione della struttura ormai in disuso da 15 anni, provvedendo alla manutenzione degli impianti, al pagamento delle utenze e al recupero del percolato, il pericoloso liquido che nasce dalla infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi. Il costo annuo della gestione si aggira sui 300 mila euro. Questo tipo di discarica, risalente agli anni '80 del secolo scorso, fu realizzato grazie all'arretratezza normativa dell'Italia in tema di regolamentazione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Per fortuna oggi le cose funzionano diversamente.

Valeggio sul Mincio ha raccolto in modo differenziato nel 2014 il 66,14% dei rifiuti prodotti. Di questa parte, il 30,80% è costituito da secco indifferenziato, il 16,92 dall'umido, il 15,43 dal verde, il 10,92 da carta congiunta e il 9,82 da vetro. Sono la bellezza di 483,73 chilogrammi di rifiuti per abitante ed un totale di 7218,720 tonnellate in un anno. Ma dove vanno a finire i rifiuti di Valeggio? Il secco viene smaltito dall'impianto di termo valorizzazione di Ca' del Bue, che provvede a vagliarlo, tritare la parte irrecuperabile e spedirlo ad un inceneritore. La carta finisce alla Lamacart di Villafranca, mentre la plastica termina alla Serit di Cavaion che poi la girerà al consorzio Corepla per il recupero degli imballaggi. Il vetro va a Rivoli Veronese, presso l'azienda Dalle Vedove Nello e Erede. Il verde, invece, finisce alla Biogarda di Valeggio sul Mincio, che, tramite un protocollo d'intesa firmato alla fine del 2014, lo smaltisce a costo zero (costerebbe altrimenti circa 30.000€/anno) a fronte di visite guidate all'impianto di compostaggio delle scuole locali e della cittadinanza.

"La raccolta differenziata è un'ottima pratica – dice Vania Valbusa, assessore all'ecologia - che ci accompagna da diversi anni. Essa ci permette di responsabilizzare il nostro vivere quotidiano. L'ambiente è fonte di vita ed è quindi nostro dovere mantenerlo in buono stato cercando di riutilizzare e riciclare quanto più possibile. Questo ci permette di produrre meno secco indifferenziato destinato alla discarica a terra".

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