Incendio alla ditta Kemoxide, ecco i primi risultati dei delle analisi effettuate dai tecnici di Arpav. "La ditta esercitava attività di mescolazione e riconfezionamento di prodotti per l'industria della plastica e della gomma di conseguenza nell'incendio sono state coinvolte le seguenti materie prime: gomme nitriliche circa 40 tonnellate, resine idrocarboniche circa 40 tonnellate, nero di carbonio circa 40 tonnellate, polibutadiene liquido 5 tonnellate, caolino, carbonati e silicati circa 120 tonnellate, zolfo circa 10 tonnellate; altri prodotti chimici 6 tonnellate, Imballaggi in polietilene di 800 chili" fanno sapere, in una nota, gli addetti ai lavori.
"I tecnici Arpav nei pressi dell'incendio hanno effettuato rilevazioni istantanee, mediante fiale colorimetriche, dei seguenti inquinanti: acido cloridrico, cloro, acido cianidrico, anidride solforosa, e misure di acido solfidrico e ossido di carbonio con strumentazione portatile.
Tutti gli inquinanti misurati sono risultati in concentrazione inferiore al limite di rilevabilità strumentale. Inoltre sono stati effettuati campionamenti istantanei di aria mediante canister per la ricerca delle Sostanze Organiche Volatili in via Corte Regia e in via Torricelli a Settimo di Pescantina, nella zona industriale vicino all'incendio, a Corrubbio di San Pietro in Cariano. Le concentrazioni rilevate sono tutte ampiamente inferiori ai limiti previsti negli ambienti di lavoro. Seguiranno i risultati degli altri campionamenti non appena completata l'analisi. Infine verranno eseguiti campioni di prodotti ortofrutticoli presso culture ubicate in aree potenzialmente interessate a fenomeni di ricaduta".