Pompieri ancora al lavoro sull'incendio di Isola della Scala e D'Arienzo interroga il Ministro: «È doloso?»
Le operazioni di bonifica dei vigili del fuoco all'Agrofert proseguiranno anche nella giornata di mercoledì, mentre il Senatore del Partito Democratico chiede si faccia chiarezza sulle origini del rogo, per appurare se è riconducibile a gruppi criminali
Sono proseguite nella mattinata di mercoledì le operazioni di bonifica dei vigili del fuoco per l’incendio divampato all'alba del 18 gennaio all'Agrofert, azienda di trattamento rifiuti di Isola della Scala, dove sono andate bruciate 4 pale gommate, interessando anche il deposito di materiale di scarto dell’azienda.
Sul posto è presente una squadra dei pompieri di Verona con 4 automezzi: nella giornata del 19 gennaio dovrebbero concludersi le operazioni di svuotamento del deposito e del trasporto all'esterno di migliaia di metri cubi di materiale, bagnato e depositato in un luogo appositamente predisposto.
Non sarebbero invece ancora state appurate le cause che hanno dato vita al rogo. Martedì sono intervenuti sul posto anche i carabinieri della compagnia di Villafranca e il personale Arpav, mentre i tecnici dei pompieri procedevano con gli accertamenti: nessuna ipotesi al momento risulta essere esclusa, sia accidentale che dolosa.
«L'incendio che ha colpito duramente la ditta Agrofert di Isola della Scala, azienda che tratta rifiuti urbani, ha un'origine dolosa?». Lo chiede il Senatore PD Vincenzo D'Arienzo, membro della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad essi correlati.
«Le caratteristiche dell'incendio che ha coinvolto diverse macchine operatrici per la movimentazione dei rifiuti, sono particolari e meritano una profonda attenzione. Ricordo - continua D'Arienzo - che in Veneto, e soprattutto a Verona, negli ultimi anni diversi incendi hanno colpito società attive nel settore della raccolta, dello smaltimento e del trattamento dei rifiuti.
Secondo le analisi della Direzione Nazionale Antimafia il settore dei rifiuti è al centro degli interessi economici delle organizzazioni criminali. Di conseguenza, questi incendi devono essere valutati con particolare attenzione dall'autorità giudiziaria e di pubblica sicurezza perché possono essere gli indicatori di azioni di intimidazione e di condizionamento da parte di gruppi criminali.
Anche le relazioni territoriali sul Veneto della Commissione parlamentare di cui faccio parte hanno evidenziato la presenza di gruppi criminali nel ciclo illecito dei rifiuti e hanno sottolineato il fenomeno degli incendi di natura dolosa contro aziende operanti nel settore dei rifiuti.
Non nascondo una certa preoccupazione - dice il senatore PD -. Se dovesse essere confermata l'origine dolosa, si confermerebbe anche la matrice e, quindi, la penetrazione della criminalità organizzata nel nostro territorio.
Sulla base dell'esperienza acquisita nelle zone d'Italia ove il fenomeno della criminalità organizzata esiste da tempo, gli incendi sono tipici dell'intimidazione… a fare qualcosa.
Considerate le particolari caratteristiche dell'incendio, è necessario, quindi, avviare tutte le azioni necessarie per fugare ogni dubbio sull'eventuale coinvolgimento di gruppi criminali organizzati, quindi, ho chiesto al Ministro dell'Interno quali iniziative di competenza intende adottare per contribuire a fare luce sulle cause e sulla matrice dell'incendio di Isola della Scala e, soprattutto, quali iniziative di competenza intende adottare se dovesse emergere il coinvolgimento della criminalità organizzata», conclude il Senatore D'Arienzo.