rotate-mobile
Cronaca Quinto / Via Valpantena

Incendio al Colorificio Casati, le indagini vanno avanti. I sindacati: «Verona prima in Veneto per infortuni mortali»

La struttura è stata posta sotto sequestro e il personale del N.I.A.T. dei vigili del fuoco ha svolto un sopralluogo, mentre Cgil Filctem, Cisl Femca e Uil Uiltec tornano sul tema degli incidenti sul lavoro

Il personale del N.I.A.T. dei vigili del fuoco (Nuclei Investigativi Antincendi Territoriali) nella mattinata di giovedì si è recato in sopralluogo al Colorificio Casati, dove il 1° marzo è divampato un grosso incendio nel reparto produzione, costato la vita a Graziano Dal Corso, un operaio di 58 anni. I pompieri hanno concluso i lavori di messa in sicurezza e smassamento dell'area solamente all'alba di mercoledì e ora stanno svolgendo gli accertamenti che potrebbero consentire di risalire alle cause del devastante rogo.
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Verona stanno svolgendo le indagini, sotto il coordinamenti del pm Bertini, che ha disposto il sequestro della struttura dove è avvenuta la tragedia: il fascicolo aperto per omicidio colposo è attualmente a carico di ignoti. 

Verona maglia nera in Veneto per infortuni mortali

Un dramma che ha riportato ancora l'attenzione sul tema degli infortuni sul lavoro, sul quale nei giorni scorsi si era svolta una manifestazione in piazza Brà. Sono le segreterie dei sindacati Cgil Filctem, Cisl Femca e Uil Uiltec a tornare sulla questione, sottolineando il triste primato regionale della provincia di Verona in tema di incidenti mortali.  

«Martedì 1 marzo 2022, a Verona è accaduto l’ennesimo infortunio mortale - recita la nota unitaria dei sindacati -, questa volta presso la ditta Colorificio Casati di Quinto di Valpantena, dove un dipendente 59enne, di lunga esperienza e in prossimità del pensionamento, ha perso la vita per cause ancora da chiarire. In attesa dell’esito delle indagini, ci domandiamo come possa ancora accadere che in una azienda da tempo sul mercato della Chimica avvenga un incidente di tale gravità.
Pur riscontrando una diminuzione di 8,3 punti percentuali sul 2020, nel 2021 Verona si è attestata la provincia veneta con il più alto numero di infortuni mortali (22 morti, con una media di circa due al mese). Mentre sempre nel 2021 ne sono stati denunciati 1.221 a livello nazionale, con una media di circa 3 morti al giorno.

Non sono numeri! Sono persone! Lavoratrici e lavoratori che non ci sono più a causa di infortuni che non dovrebbero accadere, che ci esortano a richiedere di intensificare l’attività dei soggetti istituzionali preposti alla prevenzione e al controllo dei luoghi di lavoro.
Questo ulteriore infortunio mortale, impegna il sindacato confederale Cgil Cisl Uil, unitamente alle categorie del settore chimico Filctem Femca Uiltec, a proseguire con maggiore intensità le attività di aggiornamento e formazione dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza (Rls), che assieme Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendali (Rspp) sono i riferimenti della promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro, un’attività che necessita anche del coordinamento e delle consulenza dello Spisal (Servizio di Prevenzione Igiene e Salute negli Ambienti di Lavoro) e di tutti gli organi istituzionali come l’INAIL e la ITL.
Anche lunedì scorso, siamo stati prima in piazza Bra e poi dal Prefetto per evidenziare il tema della salute e della sicurezza, a partire dai giovani che con l’alternanza Scuola/Lavoro vivono una loro prima esperienza che non deve trasformarsi in tragedia.
Torniamo pertanto ad invitare tutti i livelli istituzionali, gli enti preposti e le associazioni datoriali, a dare concretezza alle discussioni fatte in questi mesi e realizzare insieme una iniziativa di promozione di tutte le buone pratiche utili ad affermare la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Alla Regione Veneto chiediamo un maggior impegno in sintonia con il Nuovo Piano Strategico per la Tutela della Salute e della Sicurezza sul Lavoro in discussione in questi giorni con Cgil Cisl Uil, destinando maggiori risorse alla prevenzione e ai controlli, implementando gli organici, diffondendo la cultura della sicurezza e rilanciando il piano di formazione degli addetti alla prevenzione.
Serve costruire un deterrente soprattutto verso quelle imprese meno o poco sensibili alla protezione delle persone, una parte ancora troppo grande del mondo della produzione di beni e servizi che guarda alla sicurezza sul lavoro come ad un costo e non come ad un investimento.
In particolare il Sindacato valuta molto positivamente l’esperienza dei Comitati aziendali anti Covid, che nel corso dell’emergenza pandemica hanno assicurato tempestiva ed efficace attuazione dei protocolli anti-contagi, contribuendo alla tutela della salute e del reddito dei lavoratori e, di riflesso, consentendo alle imprese di recuperare le posizioni di mercato perse a causa dei lockdown, un’esperienza che dimostra l’importanza della partecipazione delle rappresentanze per la sicurezza (le/gli RLS) per raggiungere standard di sicurezza sempre più elevati nei luoghi di lavoro.
Il sindacato veronese, oltre ad esprimere solidarietà e vicinanza ai famigliari, conferma che continuerà ad essere promotore di una contrattazione, a tutti i livelli, inclusiva sui temi della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro che tuteli gli addetti nei siti produttivi, indipendentemente dal contratto applicato e dall’azienda di provenienza
».

Prime analisi Arpav positive

In seguito al rogo, il sindaco Federico Sboarina aveva emesso un'ordinanza per tenere chiuse le finestre dei residenti nel raggio di circa un chilometri dal luogo dell'incidente, vista la colonna di fumo che si era alzata in cielo. Sul posto infatti erano intervenuti anche i tecnici Arpav per le prime analisi, le quali non hanno rilevato pericoli per la popolazione. 
Revocata dunque l'ordinanza, ma è stato raccomandato comunque "il lavaggio accurato delle verdure eventualmente provenienti dalla zona di ricaduta del fumo derivante dall’evento in oggetto".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Incendio al Colorificio Casati, le indagini vanno avanti. I sindacati: «Verona prima in Veneto per infortuni mortali»

VeronaSera è in caricamento