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Incendio a Ca' del Bue, Agsm: «Braci avrebbero contribuito ad appiccare il fuoco»

L'azienda precisa che il rogo «si è limitato all’interno della fossa di raccolta del rifiuto indifferenziato» e chiede ai cittadini «di non gettare i residui di camini, stufe e caminetti nella raccolta indifferenziata»

«In relazione all’incendio al termovalorizzatore di Ca’ del Bue avvenuto nella notte tra sabato 9 e domenica 10 gennaio, si precisa che si è limitato all’interno della fossa di raccolta del rifiuto indifferenziato, dove è ipotizzabile si siano trovate ceneri da braci che avrebbero contribuito ad appiccare il fuoco».
Inizia così la nota diffusa da Agsm sul rogo che si è sviluppato nel fine settimana nell'impianto veronese e che ha interessato circa 70 metri cubi di rifiuti. Sulla vicenda il consigliere Michele Bertucco ha presentato un'interrogazione per fare luce su quanto accaduto, che secondo la partecipata del Comune di Verona sarebbe da attribuire a braci smaltite in maniere non corretta. 

«La squadra antincendio di Agsm - prosegue la nota -, con il supporto dei vigili del fuoco, è prontamente intervenuta per spegnere le fiamme, circoscritte in profondità della fossa di raccolta del rifiuto indifferenziato. La situazione è immediatamente rientrata nella normalità.
Cogliamo l’occasione per raccomandare vivamente ai cittadini, visto quanto può succedere, di non gettare i residui di camini, stufe e caminetti nella raccolta indifferenziata ma di provvedere al loro smaltimento nell’organico, sempre accertandosi che siano completamente estinti».

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