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Cronaca Autostrada Serenissima

Autobus a fuoco nel vicentino. Rivissuta la paura della tragedia dell'A4

La prontezza dell'autista ha evitato che ci fossero morti o feriti, ma la memoria è andata subito al pullman ungherese che solo una settimana fa si è incendiato dopo aver sbattuto contro un pilone vicino al casello di Verona Est

Due episodi simili nel giro di una settimana. Questa mattina, 27 gennaio, un pullman ha preso fuoco a Noventa Vicentina. La tragedia è stata solo sfiorata, come scrive Vicenza Today, grazie alla prontezza dell'autista che sentendo puzza di bruciato si è fermato e ha fatto scendere tutti i passeggeri. Sul mezzo viaggiavano tra l'altro anche tanti studenti diretti all'istituto alberghiero di Montagnana. Le fiamme hanno avvolto l'autobus poco dopo quando al suo interno non c'era più nessuno. Nessun lavoro per gli uomini del 118, che non hanno dovuto soccorrere nessuno, mentre tanto lavoro per i vigili del fuoco vicentini che hanno spento l'incendio.

Un episodio che per fortuna non è andato a finire come l'incidente di venerdì scorso, 20 gennaio, sulla A4 vicino al casello di Verona Est, dove un pullman di ragazzi e accompagnatori ungheresi di ritorno da una gita è finito contro un pilone e ha preso fuoco. 16 i morti, 11 giovani e 5 adulti, e 2 uomini ancora ricoverati in gravi condizioni. E mentre si fa sempre più remota l'ipotesi di un guasto tecnico e quindi la causa più plausibile potrebbe essere un colpo di sonno o un malore del conducente, procedono le operazioni di riconoscimento dei corpi bruciati nel rogo; operazioni molto complicate perché, anche se si possiede il materiale biologico dei familiari, è comunque difficile estrarre dei campioni di Dna utilizzabili dalle salme. Quattro vittime però sono già state riconosciute e per altre sei di loro il riconoscimento sarebbe vicino.

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