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Cronaca Affi / Località Cà del Bosco

Marano, Erbezzo, Affi, incendi boschivi in serie. Attenzione massima della Regione

Nelle ultime settimane, i roghi si sono moltiplicati nel Veronese e nel resto del Veneto. Tutti sono stati domati da volontari e vigili del fuoco

Nelle ultime settimane, si sono moltiplicati gli incendi in Veneto: da Treviso a Belluno, da Verona a Venezia. In particolare, da domenica scorsa, 20 marzo, si sono sviluppati e intensificati nella regione diversi roghi quasi tutti efficacemente presi in carico, domati e spenti.
All’appello manca solamente l’incendio di Fortogna, a Longarone, nel Bellunese, dove sono già intervenuti due elicotteri della Regione e due Canadair. In questo momento, comunque, grazie al miglioramento del vento e delle condizioni meteo, si è riusciti a far intervenire un elicottero Erickson per domare l’incendio e l'Arpav ha intensificato le attività di monitoraggio sulla qualità dell’aria del Bellunese e del Trevigiano.
L'Ulss nel frattempo raccomanda alla popolazione di limitare le attività all’aperto. E stasera, per fare il punto della situazione e decidere come agire, la protezione civil regionale terrà un incontro tecnico multidisciplinare a Longarone insieme a vari soggetti coinvolti.

Gli incendi boschivi non sono di facile spegnimento. Quando si pensa di averli domati, si riaccendono improvvisamente e diventano anche più aggressivi. Negli ultimi giorni, ne sono stati estinti diversi. Domenica scorsa, ad esempio, è scoppiato un incendio boschivo a Borso del Grappa, nel Trevigiano, dove sono intervenuti anche con l'elicottero i volontari della protezione civile antincendio boschivo e i pompieri. Successivamente è scoppiato un incendio a Marano di Valpolicella, nel Veronese, e un altro a Vedelago, in provincia di Treviso, sulle sorgenti del Sile, dove il fuoco si era esteso in maniera aggressiva, ma che poi è stato domato. Un altro si è acceso a Cappella Maggiore (Treviso) e a Erbezzo (Verona): entrambi spenti e bonificati. Un incendio anche a Sovramonte (Belluno): intervenuti sul posto con successo i vigili del fuoco e i volontari Ana della protezione civile di Feltre. Per un incendio in località Stoccaredo, a Gallio (Vicenza), si sono attivati i volontari della protezione civile antincendio boschivo di Lugo e Enego ed è intervenuto anche l'elicottero della protezione civile della Regione. Le aree interessate dagli incendi, dopo lo spegnimento, sono state bonificate anche con l’ausilio di una squadra di operai forestali della Regione. E ancora un incendio a Pederobba, località Onigo (Treviso), all'agriturismo Col Maor: anche questo spento e bonificato. Un altro incendio, sempre domato, ad Affi, in località Eremo San Fermo. In Val di Zoldo, nel Bellunese, un incendio domato si è riattivato. E, sempre nel Bellunese, un altro è scoppiato a Soffranco, nei pressi di abitazione con residenti. Nelle ultime ore, infine, sono scoppiati incendi boschivi a Piovene Rocchette, località all'Angelo Monte Summano, nel Vicentino, e a Vestenanova, con un'intensa attività di incendio sotterraneo per cui si è rilevata necessaria un’azione di bagnatura soprattutto lungo i margini, anche con intervento dell’elicottero della Regione che ha effettuato numerosi lanci.

Nelle ultime settimane, dunque, il problema degli incendi boschivi si è intensificato, ma vanno evidenziati due aspetti: il primo è che anche gli incendi più grossi sono stati immediatamente presi in carico e spenti; il secondo è che questo risultato è dettato da un Piano che ha permesso di ridurre del 50% il pericolo di incendi boschivi. Questo non significa che si è risolto il problema, ma è indubbio che il problema è continuamente attenzionato dalla Regione.
La strategia regionale, che è composta da tre ingredienti fondamentali (previsione, prevenzione e lotta attiva), rimane una delle armi più potenti per contrastare gli incendi boschivi. E lo dimostrano i numeri: si è passati, infatti, da una media di 122 incendi all'anno nel periodo antecedente al 2000, a una media di 62 incendi all'anno nel periodo successivo al 2000. Non solo: si è registrata anche una notevole riduzione dell'estensione media degli incendi, che è passata da 8 a 3,6 ettari. Inoltre, il personale intervenuto, sia regionale che volontario, è costantemente calato nel tempo per la miglior organizzazione del sistema.

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