rotate-mobile
Cronaca San Zeno / Via Pontida

"Verona ai Veronesi" nuovo attacco al Prefetto. Striscione in via Pontida

Il comitato "Verona ai Veronesi" ha esposto uno striscione in via Pontida dove campeggia la scritta "Accoglienza dovere morale? S.P.R.A.R ricatto criminale", con il chiaro riferimento alle parole del Prefetto Mulas etichettato come "profeta predicatore dell'accoglienza" e ancora "buon pastore di anime moralmente in dovere di accogliere tutti indiscriminatamente"

Durante la manifestazione di protesta dello scorso 9 gennaio, il comitato che si definisce apartitico di Verona ai Veronesi, aveva già scandito eloquenti slogan in piazza dei Signori dinanzi alla sede della Prefettura, indirizzati contro i "signori lampadati" accusati di gestire per il loro profitto il cosiddetto "buisness dell'immigrazione". Giusto la scorsa settimana, inoltre, nel Comune di Bovolone erano state rinvenute alcune scritte sui muri, realizzate da ignoti, recanti espliciti insulti sempre nei confronti del Prefetto Salvatore Mulas.

Il clima nelle ultime ore si è ancor più fatto pesante, dopo le dichiarazioni da parte del Prefetto circa la volontà di ospitare i richiedenti asilo presso gli uffici della stessa Prefettura a San Zeno in via Pontida. In merito Salvatore Mulas aveva parlato esplicitamente di un "dovere morale" circa la questione dell'accoglienza dei migranti, cosa che aveva già nell'immediato scatenato le reazioni da parte di numerosi esponenti politici, a cominciare dalla Lega Nord che si era subito detta contraria.

Nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 febbraio, a tutto questo, si è venuta ad aggiungere una nuova azione dimostrativa realizzata da parte del comitato "Verona ai Veronesi", i cui esponenti hanno affisso uno striscione di vaste dimensioni proprio in via Pontida nei pressi dell'Ufficio Territoriale Governo di Verona dove ha sede lo Sportello Unico Immigrazione. La frase contenuta dallo striscione è quantomai esplicita, così come il suo riferimento alle parole del Prefetto: "Accoglienza dovere morale? S.P.R.A.R ricatto criminale".

foto striscione 2

In una nota stampa gli autori dell'azione indirizzata contro le Istituzioni hanno rivendicato le ragioni della loro protesta:

La Prefettura di Verona ha deciso di trasformare l'ufficio di Via Pontida, dove funziona uno sportello per l'immigrazione, in un centro di accoglienza straordinario per una quindicina di persone richiedenti asilo o sedicenti tali. Che il prefetto Salvatore Mulas fosse un convinto sostenitore dell'accoglienza, giudicata peraltro dallo stesso un "dovere morale", non è certo un mistero. Ma più che un atto di un uomo d'azione, quello di "ospitare" immigrati clandestini negli uffici distaccati della prefettura nel quartiere veronese di San Zeno, appare più come l'estrema mossa di uomo in preda ad una crisi di nervi, che si sta spendendo in lungo e in largo in una disperata ricerca di consenso e in una pietosa opera di convincimento.

Nelle ultime settimane il prefetto Mulas ha incontrato, infatti, tutti i sindaci dei comuni della provincia di Verona nel tentativo di illustrare loro i benefici dello SPRAR, ovvero del Sistema di Protezione di Richiedenti Asilo e Rifugiati che, secondo la vulgata immigrazionista, prevedendo la quota di 2,5 richiedenti asilo ogni mille residenti, potrà prevenire l’eventuale arrivo in massa di "profughi" sul territorio comunale. Quello che non viene detto è che tale quota non viene indicata esplicitamente sul decreto che regolamenta lo SPRAR, mentre risulta esplicitamente scritto che la quota di ripartizione sul territorio nazionale è variabile in funzione degli sbarchi che di anno in anno si sommeranno, con l’evidente risultato di far incrementare le quote di distribuzione dei clandestini.

Il comitato "Verona ai Veronesi", attraverso una lettera inviata a tutti i Primi Cittadini in data 22/01/2017, ha voluto mettere in guardia gli stessi dalle molteplici insidie che si celano dietro a tale decreto, e da un anno a questa parte nelle piazze di moltissimi comuni ha fatto emergere il business che si nasconde dietro l'ipocrita accoglienza di migranti economici giunti in Italia solo per ingrossare la pancia delle varie cooperative o dei privati, che con il consueto "zelo generoso e caritatevole", sgomitano tra loro per contendersi i nuovi arrivati. Mulas da profeta predicatore dell'accoglienza, attraverso la trasformazione dell'ufficio prefettizio di via Pontida in CAS (Centro di Accoglienza Straordinario), ha voluto palesarsi a tutto il mondo come il buon pastore di anime moralmente in dovere di accogliere tutti indiscriminatamente. Noi, ancora una volta, non ce la beviamo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Verona ai Veronesi" nuovo attacco al Prefetto. Striscione in via Pontida

VeronaSera è in caricamento