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Cronaca Veronetta / Interrato Acqua Morta

La Prefettura cerca nuove sistemazioni per gli immigrati. Lega Nord: "Occupiamo le strutture"

L'aumento degli sbarchi potrebbe complicare il piano logistico veronese e le istituzioni si mettono in moto per non farsi trovare impreparate. Intanto dal Carroccio si alzano i cori di protesta per i nuovi arrivi

La notizia dell'arrivo in terra veneta di altri migranti scappati dai loro paesi d'origine ha messo in allerta istituzioni e partiti politici. Nella quindicina di strutture che si sono offerte per dare ospitalità agli immigrati sbarcati sulle coste siciliane, e giunti fino a Verona, sono già presenti circa 400 persone e la ricettività inizia quindi a calare. 
Molte delle persone che arrivano, poi abbandonano il suolo italico dopo qualche giorno per raggiungere altri paese esteri dove magari hanno parenti o contatti, ma l'arrivo della stagione calda potrebbe coincidere con l'aumento degli sbarchi e creare così un problema in termini di logistica. La politica della Prefettura scaligera in queste situazioni è quella di evitare di ammassare grandi gruppi di persone in poche strutture, questo per evitare la nascita di conflittualità difficili da controllare al loro interno, come invece viene fatto in altre province. Una politica che in ogni caso finora ha premiato ma che con l'aumento degli arrivi potrebbe non essere più attuabile. 
Questo sottile equilibrio potrebbe quindi spezzarsi, di fronte soprattutto alla richiesta del Viminale, che afferma che solo il quattro percento degli immigrati è stato mandato in Veneto. Alla Prefettura quindi per il momento non resta che lanciare un appello a quelle strutture che possono ospitare qualche persona in più. 

Ma la vicenda ha ovviamente trovato anche un risvolto politico. La Lega Nord, che da tempo ha fatto dell'immigrazione uno dei punti principali del suo programma, ha subito fatto sentire la sua voce tramite un comunicato: 

Il Segretario della Lega Nord di Verona, Paolo Paternoster si unisce al secco no di Matteo Salvini alla possibilità di ospitare nuovamente altri profughi. “Non siamo disposti ad accettare l’arrivo di altri clandestini – dichiara Paternoster – e tantomeno di lasciar loro occupare le nostre scuole, ostelli o caserme. Come Lega ci uniamo più compatti che mai e siamo pronti a muoverci sul territorio per impadronirci per primi di strutture o stabili messi a disposizione di nuovi immigrati clandestini. Dobbiamo tutelarci – insiste il segretario leghista che aggiunge – non capisco come il ministro Gentiloni possa confortare i cittadini italiani dichiarando che sui barconi, in continuo arrivo sulle coste siciliane, non ci sarebbero ‘almeno per ora, la presenza di terroristi’. Trovo tutto ciò fuori luogo. Chi deve pensare alla sicurezza dei cittadini italiani se non il ministro degli Esteri? Il problema va risolto alla radice dice, allora che lo faccia!”

“Le previsioni parlano di migliaia di persone pronte ad arrivare in Italia – commenta Gualtiero Mazzi, vice presidente della provincia di Verona - ora più che mai si può parlare di emergenza visto che i numeri fotografano una situazione preoccupante: 120 sbarchi dall’inizio dell’anno che fino a ieri mattina hanno portato nel nostro Paese 18.260 persone. Mi unisco al grande NO di Matteo Salvini e mi oppongo ad ogni tipo di disposizione che arriverà in merito alla possibilità di liberare scuole o alte strutture per far loro posto. Da oltre un anno – aggiunge Gualtiero - mi batto in Regione Veneto per questo problema e, più di una volta mi sono opposto ai contingenti che lo Stato, arbitrariamente mandava nella nostra Regione. Tra l’altro – conclude il vice-presidente - lo Stato altro non faceva che mandarli a noi senza assistenza e controllo, abbandonandoli alle Prefetture ed enti locali questa è una vera vergogna”.

Da Verona e provincia arriva unanime la voce di esponenti e militanti leghisti che fanno da eco alle dichiarazioni rilasciate stamane dal leader Federale Matteo Salvini: "Alfano e Renzi cercano altri 6500 posti letto per gli immigrati. Chiedo ai governatori, ai sindaci, agli assessori e ai consiglieri della Lega di dire no, con ogni mezzo, a ogni nuovo arrivo. Come Lega siamo pronti a occupare ogni albergo, ostello, scuola o caserma destinati ai presunti profughi".

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