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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

L’imam Tareq Al-Suwaidan non può entrare in Italia: cancellata la visita veronese

Doveva svolgere un tour di conferenze da Como a Reggio Emilia, passando anche per San Giovanni Lupatoto nel Veronese, ma all'Imam inviso a Paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna e bandito dal Belgio Tareq Al-Suwaidan, è stato vietato l'ingresso in Italia dal Ministro Alfano

L’imam Tareq Al-Suwaidan, da molti giudicato un "predicatore d'odio" e inviso per le sue idee a Paesi come Stati Uniti, Belgio e Gran Bretagna, non potrà entrare in Italia.  L'Imam inizialmente avrebbe dovuto svolgere un vero e proprio "tour" di conferenze tecniche con scopi didattici lungo la Penisola, da Como a Reggio Emilia, passando anche nel Veronese dove era stato ufficialmente invitato a San Giovanni Lupatoto dall'Associazione Islamica italiana degli Imam e delle Guide Religiose.

A diffondere la notizia è Roberto Malini scrittore milanese, sceneggiatore e ricercatore in materia di Shoah, membro "ad honorem" dell"Associazione Italia-Israele di Vercelli. E proprio le varie sedi cittadine di Vercelli, Novara, Casale M.to, Alba, Bra, Langhe Roero, oltre che EveryOne Group, dell'Associazione Italia-Israele avevano presentato in merito un appello, trasmesso ai deputati e senatori della Repubblica italiana, ai ministri e ai prefetti delle città di Verona, Como e Reggio Emila.

L'appello negli scorsi giorni è stato oggetto di un’interrogazione parlamentare e lo stesso ministro dell’Interno Angelino Alfano ha deciso di proibire al predicatore Tareq Al-Suwaidan di entrare in Italia.

"La conseguenza più immediata del provvedimento - spiega Roberto Malini - è l’annullamento dei corsi di formazione religiosa rivolti agli imam che Tareq Al-Suwaidan avrebbe tenuto a San Giovanni Lupatoto (Verona)". Sono state cancellate anche le sue conferenze previste a Como e Reggio Emilia. Il leader della Muslim Brotherhood kuwaitiana aveva in programma di restare nel nostro paese dal 7 al 17 maggio 2016. Tra i motivi di diffidenza e preoccupazione nei suoi confronti il fatto che l'Imam in passato non avesse esitato ad incitare alla guerra santa nei confronti dello Stato di Israele per la liberazione della Palestina.

Le Associazioni promotrici dell'appello "manifestano soddisfazione per la decisione tempestiva e opportuna e - insieme a tutti gli amici della pace e della tolleranza - tirano un sospiro di sollievo". In Veneto inoltre proprio in questi giorni sta facendo discutere la nuova normativa promossa dalla Giunta regionale, in base alla quale in tutti i luoghi di culto dovrebbe essere istituita l'obbligatorietà della lingua italiana nell'ambito di tutte le "attività svolte nelle attrezzature di interesse comune per servizi religiosi che non siano strettamente connesse alle pratiche rituali di culto".

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