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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"Il prefetto sta con noi, la Glaxo non si tocca"

Corteo dei dipendenti al palazzo Scaligero. Oggi l'esito dell'incontro a Roma

Tutti in attesa. Fermi, frementi, incrociando le dita, ma con l’appoggio del prefetto veronese. La situazione per il centro ricerche Glaxo di Verona si potrà sbloccare durante l’incontro di questo pomeriggio a Roma con le rappresentanze sindacali tra cui il responsabile Francesco Crespi, i vertici aziendali del colosso inglese, e i ministri Fazio, Scajola e Sacconi. E l’imperativo sembra quello di “congelare” le decisioni sull’immediata chiusura dello stabilimento di via Fleming, salvaguardando i circa 600 ricercatori e dipendenti che attualmente sono appesi ad un filo. E che prontamente hanno organizzato un corteo con bandiere, striscioni e cartelli stamattina alle nove davanti al palazzo Scaligero, sede della Provincia.

A parlamentare con il prefetto Perla Stancari, i sindacati e le rappresentanze dei dipendenti Glaxo. A dirsi contrario alla chiusura sono tutte le autorità scaligere. Il primo sostenitori dell'istanza dei dipendenti è il presidente della Provincia, Giovanni Miozzi: “La salvaguardia dei posti di lavoro è oggi la priorità assoluta della Provincia. L'impegno quotidiano mio personale e della Giunta è certamente per la Glaxo, ma anche per le altre realtà imprenditoriali che a Verona, come purtroppo nel resto del Veneto, stanno vivendo un momento di grave difficoltà. Considero la tutela del posto di lavoro essenziale per la dignità delle persone. Il lavoro resta per altro un diritto sancito dalla Costituzione. l territorio però deve continuare a presidiare e non abbassare la guardia: le istanze di Verona devono essere chiare a tutto il Governo”. Parole condivise e incalzate dall'assessore alle Politiche del lavoro Fausto Sachetto: "La nostra presenza qui in piazza dei Signori conferma la nostra vicinanza a chi rischia di perdere il posto di lavoro. Ci sono due fronti: uno locale e uno nazionale. Per il locale stiamo facendo il massimo, il resto si affronterà a Roma. La Provincia non lascerà soli i lavoratori".

Preoccupazione e ipotesi quelle che avvolgono la Glaxo. Ma le prime rassicurazioni giungono dalla Provincia, e dallo stesso prefetto. “Abbiamo ricevuto la piena disponibilità dalla Stancari, massima autorità in Provincia, sta con noi al cento percento- annuncia Massimo Castellani, segretario scaligero della Cisl- I due aspetti che abbiamo voluto ribadire sono quello occupazionale e quello della ricerca: la nostra è una ferma posizione perché il centro ricerche vada riconfermato e stia lì dov’è, nulla deve cambiare nel sistema Glaxo di Verona”. E le speranze quindi vengono riposte nell’appuntamento di oggi pomeriggio nella Capitale, come afferma Castellani: “L’eccellenza del polo deve essere mantenuta in Italia. E’ riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della Sanità e lavora da dieci anni sulla neuroscienza e sulla dipendenza da droghe pesanti. Chi lavora nell’industria non può soltanto guardare all’1 percento in meno di utili annuali, ma devono avere anche una coscienza sociale perché chi lavora sula campo farmaceutico salva delle vite. Il centro ricerche è la locomotiva del mercato e l’occupazione deve essere mantenuta, altrimenti si procederà con una perdita di 2500 persone con l’indotto”.

Ed è un indotto che si occupa di tutti i lavori interni “dai falegnami, ai laboratori, ai dipendenti, all’amministrazione, alle imprese di pulizie” come precisa: “Vediamo un futuro nero, si spera che da Roma giungano provvedimenti per tutelare il lavoro di tutti” precisa Elisa Cornacchiola responsabile Rsa della Dusman, che si occupa del servizio di pulizie interno “Sarà impossibile mantenere integra l’intera struttura con queste proposte nebulose”.

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