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Cronaca

Il filobus ha i suoi fondi Bricolo: "E' merito mio"

Il senatore della Lega: "Ho parlato direttamente con Tremonti". Bonfrisco: "Lavoro condiviso"

Date a Cesare quel che è di Cesare. O meglio, date a Bricolo quel che è di Bricolo. Se Verona non ha perso il finanziamento, di ben 86 milioni di euro, destinato alla realizzazione del filobus e questo lo si deve al senatore Federico Bricolo, stando a quanto dice proprio l’esponente del Carroccio. Ma la senatrice del Pdl Cinzia Bonfrisco, una dei firmatari dell'emendamento che ha ristabilito le cose com'erano in principio, allarga il cerchio.

Un iter travagliato quello che ha riportato i fondi a Verona dopo che sembrava che la legge finanziaria privasse il Comune della liquidità necessaria a realizzare il progetto filovia, tra l’altro già partito con la prima selezione delle ditte interessate alla realizzazione. Proprio la possibile perdita del finanziamento aveva mandato in fibrillazione sia l’opposizione, ovviamente, che alcuni esponenti della maggioranza, i quali avevano attaccato il sindaco Flavio Tosi e la sua amministrazione, rei di essersi farsi portar via i soldi da sotto il naso. A questo punto è entrato in gioco il senatore Bricolo, il quale ha presentato un emendamento alla finanziaria che riportasse i fondi a Verona ed ha intavolato una fitta trattativa direttamente con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, ma non solo, in ballo c’erano anche altre realtà che “puntavano” ai fondi veronesi e con le quali il Bricolo ha dovuto confrontarsi.

“Abbiamo convinto il ministero perché non si tratta di una proroga con i fondi congelati per chissà quanto tempo – ha spiegato il senatore del Carroccio -, ma che la gara era già stata aperta e c’era la possibilità concreta di vedere quast’opera finalmente operativa nel giro di pochissimo tempo”. Certo è che il senatore non fa il nome di uno di quelli che, per ruolo e per origini demografiche, sarebbe dovuto essere l’interlocutore diretto di Bricolo, ovvero il sottosegretario all’Economia, Alberto Giorgetti. “Ho parlato direttamente con il ministro Tremonti - ha chiarito l’esponente del Carroccio - ed ho avuto il suo benestare una volta spiegata la storia dell’opera. È chiaro che l’ok del ministro non è sufficiente per arrivare alla conclusione della partita, infatti ho dovuto parlare anche con gli uffici del ministero, che erano quelli che dovevano predisporre la copertura per questa manovra”. Quindi nessun riferimento al sottosegretario veronese, tagliato fuori da questa importante partita.

Soddisfatto del risultato raggiunto a Roma il sindaco Tosi: “Ci eravamo detti sempre ottimisti sul raggiungimento di questo obiettivo perché avevamo parlato con il senatore Bricolo, il quale a sua volta aveva parlato con il ministro Tremonti facendosi garantire che questo finanziamento non venisse sottratto alla città. Così è stato”. Tosi si è anche voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa: “Purtroppo qualcuno all’interno della maggioranza, e qualcun altro all’interno della minoranza, quando c’era la possibilità che questo finanziamento saltasse, aveva ballato sulla tomba del morto attaccando il Comune e facendo presente che c’erano da attribuire all’amministrazione delle colpe”. Il primo cittadino è rimasto contento anche dalla grande trasversalità con la quale l’emendamento è stato votato: “L’emendamento è sto firmato e votato in maniera bipartisan e questo era l’auspicio del sindaco e del comune che tutti contribuissero a questa vittoria. Il risultato è merito di tutta l’aula, ma se vogliamo menzionare qualcuno che ha lavorato in maniera maggiore è il senatore Bricolo”.

Distribuisce un po’ i meriti la senatrice del Pdl Cinzia Bonfrisco, tra l'altro l'unica veronese in commisione bilancio, che ha firmato l’emendamento: “Non voglio certamente togliere meriti al senatore Bricolo, il quale è stato il primo a muoversi per raggiungere questo risultato ed ha lavorato benissimo sia con il ministero che con la commissione, ma è giusto specificare che dietro al suo operato c’è stata una grande condivisione senza la quale non si sarebbe arrivati all’approvazione dell’emendamento”. Tra coloro che hanno lavorato per far riportare i fondi del filobus a Verona la senatrice Bonfrisco ha menzionato anche il sottosegretario Alberto Giorgetti: "Senza il puntuale impegno del sottosegretario Alberto Giorgetti e dei parlamentari veronesi presenti in commissione bilancio non sarebbe mai stato possibile arrivare a questo risultato".

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