Il coraggio di certe scelte
Se politici e studenti non fossero stati audaci oggi l'Universit non ci sarebbe
Centinaia furono gli studenti che ebbero il coraggio di iscriversi. Essi assecondarono il coraggio degli amministratori di finanziare, con l’Università, un’attività estranea alle competenze del Comune. La vicenda, come sappiamo, andò a buon fine: il Ministero riconobbe al nostra Università.
Ho immaginato di trasferire ai giorni nostri quella profetica vicenda di allora. Oggi ci chiederemmo: quale consenso avrebbe presso i giovani contemporanei, e presso i media locali, una richiesta di sacrificio senza la certezza di un risultato? Credo assai poco. Se poi l’attesa del risultato (ossia il riconoscimento statale) fosse di 2-3 anni, magari a ridosso di elezioni, l’avventura verrebbe certamente accantonata. E niente università per Verona.
Se gli amministratori ragionassero per il solo consenso immediato, farebbero solo asfaltature, giardini fioriti, case (tante) e poco altro. I progetti ambiziosi, invece, pur se fonte di duraturi benefici, chiedono anni – sofferti - di lavoro. Questa è la vera ragione della cancellazione del Polo Finanziario, idea coraggiosa apprezzata da tutta la città, ma non da chi amministra con davanti i sondaggi.