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Cronaca

Hellas, appropriazione indebita e autoriciclaggio: «Disposta l'archiviazione per Setti»

La comunicazione è arrivata dalla società scaligera: «La vicenda si è positivamente conclusa, essendo risultate del tutto insussistenti le ipotesi accusatorie originariamente formulate a carico del Presidente»

Con una nota pubblicata sul proprio sito, l'Hellas Verona comunica la fine dei procedimenti penali a carico del proprio presidente, Maurizio Setti, indagato per appropriazione indebita e autoriclaggio nell'ambito dell'operazione Scala Greca, che sfociò anche in un sequestro preventivo emesso dal Giudice delle indagini preliminari di Bologna, poi annullato nel 2022 dalla Corte di Cassazione e dal Tribunale di Riesame. 

«La vicenda si è positivamente conclusa - recita la nota della società scaligera -, essendo risultate del tutto insussistenti le ipotesi accusatorie originariamente formulate a carico del Presidente dell’Hellas Verona.
Il Giudice delle indagini preliminari, su richiesta degli stessi organi inquirenti, ha infatti disposto l’archiviazione del procedimento penale contro Maurizio Setti, difeso dal prof. avv. Vittorio Manes di Bologna e, per i profili societari, dall’avv. Paolo Pasetto di Unilegal Avvocati Associati di Verona.
Maurizio Setti aveva sin da subito manifestato assoluta tranquillità in ordine al proprio operato, affermando di avere sempre agito nel rispetto della legge e a tutela degli interessi della società calcistica.
Queste sue affermazioni ora hanno trovato pieno e definitivo riscontro nel decreto di archiviazione, ove si afferma che “si ritengono insussistenti sia il reato di appropriazione indebita che quello di antiriciclaggio” e si evidenzia che Maurizio Setti ha sempre agito “a tutela della Hellas Verona Football Club” e “in modo del tutto legittimo”
».

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