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Cronaca

Guerra anche a Lepoli e vicino al confine polacco. Arrivate a Verona 6 consigliere di Kharkiv con i figli

Il dramma del conflitto in Ucraina non accenna ad arrestarsi, così come l'offensiva russa. In Veneto nel frattempo sono 3510 le persone che hanno offerto un alloggio ai profughi per un totale di 7300 posti letto

Mentre le manifestazioni pacifiste coinvolgono le piazze di mezza Europa, da Parigi a Firenze, passando per Berlino e Amsterdam, la guerra ha oramai raggiunto anche l'ovest dell'Ucraina. Leopoli infatti è a sua volta sotto l'attacco del Cremlino, con i raid aerei russi che hanno colpito una base al confine con la Polonia, facendo temere un'escalation con la Nato, che per voce del segretario generale Jens Stoltenberg mette in guardia sulla possibilità che Mosca stia pianificando offensive con armi chimiche. 
Nel frattempo a Mariupol la catastrofe umanitaria è sempre più vicina, con miglialia di persone intrappolate al freddo, senza beni di prima necessità, impossibilitate a lasciare la città da giorni sotto i bombardamenti degli invasori. I movimenti dell'esercito russo proseguono intorno alla capitale Kiev, dove gli allarmi anti aerei sono scattati nella notte come a Dnipro e Kharkiv, mentre nuove esplosioni sono state avvertite a Kherson. 
Sul fronte propagandistico, il Governo ucraino fa sapere che, dopo quello di Melitopol che sarebbe stato anche torturato, sarebbe stato rapito anche il sindaco di Dniprorudne, mentre sarebbero 85 i bambini uccisi nel corso dell'invasione. Secondo Oleksiy Danilov, segretario del consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina, se Putin dovesse vincere la guerra, poi cercherebbe di conquistare la Lituania. 
Le segnalazioni di possibili crimini di guerra commessi dal Cremlino si susseguono e nel frattempo sembrano crescere le possibilità di un nuovo negoziato che si terrebbe a Gerusalemme. 

Tutti gli aggiornamenti sulla guerra in corso in Ucraina da Today.it

Accoglienza in Veneto 

«Ben arrivata Ariana, un brutto momento della storia ha voluto che tu venissi al mondo nel nostro Veneto, e siamo certi di far trovare a te e ai tuoi quel clima di pace che ora è negato alla vostra terra. L’augurio che sento di farti è che tutta la tua famiglia possa presto ritrovare la serenità in un’Ucraina in cui tacciano le armi, finiscano i combattimenti e riprenda la vita di sempre. Un augurio che estendo a tutti i tuoi connazionali».
Così il Presidente della Regione del Veneto, saluta la bambina figlia di una signora rifugiata dall’Ucraina che è nata ieri all’ospedale di San Donà di Piave. Un giorno che ha segnato un altro momento significativo con l’arrivo a Verona di sei consigliere della città di Kharkiv con i loro figli. Il gruppo di amministratrici ucraine è riparato nella città scaligera dopo un impegnativo viaggio per fuggire ai bombardamenti.

630-2022 ARIANA E MAMMA-2

«La macchina d’accoglienza veneta continua senza sosta il suo lavoro – prosegue il Governatore -. Continuiamo a seguire con attenzione e apprensione quello che sta accadendo in Ucraina con le sue inevitabili ricadute sui flussi dei rifugiati. Il Veneto continua ad essere pronto nell’ospitalità e ne sta dando ampia prova. Esprimo un caloroso ringraziamento a tutti i volontari e a tutti gli operatori che stanno lavorando in queste ore, insieme a tutti quei veneti che insieme hanno offerto oltre 7.000 posti letto rispondendo all’appello fatto».
Ad oggi, infatti, sono 3510 le persone che hanno offerto un alloggio per un totale di 7300 posti letto.
Alle 7 di domenica le presenze negli Hub predisposti per l’accoglienza in 3 ex ospedali sono: 25 a Noale (Ve), 12 a Valdobbiadene (Tv) e 12 a Isola della Scala.

Per chi volesse comunicare la propria disponibilità, offrire aiuto e/o ospitare profughi la Regione mette a disposizione un’email ucraina@regione.veneto.it, un form compilabile online (vedi sezione https://bit.ly/3HS7rlL) e il numero verde della Protezione Civile Regionale 800990009. I versamenti possono essere effettuati sul conto corrente intestato a REGIONE DEL VENETO - Causale SOSTEGNO EMERGENZA UCRAINA - Iban IT65G0200802017000106358023 - Bic/swift UNCRITM1VF2.

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