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Venerdì, 22 Settembre 2023
Cronaca

Veronesi bloccati in ambasciata a Kiev: «Stiamo bene, ma è agghiacciante»

Il regista Matteo Spiazzi e la coreografa Katia Tubini oggi avrebbero dovuto avere la prima del loro spettacolo al Teatro dell'Operetta della capitale ucraina. Sono invece riparati in un seminterrato, in attesa di un rimpatrio che non si sa quando sarà

«Amici, anche oggi stiamo bene». Con questo messaggio condiviso stamattina, 25 febbraio, su Facebook, il regista veronese Matteo Spiazzi ha tranquillizzato chi lo conosce ed è in pensiero per lui.
Alle 19 di oggi ci sarebbe dovuta essere la prima del suo The Ball al Teatro dell'Operetta di Kiev. L'invasione russa dell'Ucraina ha sorpreso lui ed anche la veronese Katia Tubini, che firma le coreografie di uno spettacolo che andava verso il sold out e che invece è stato annullato. Nel giro di una notte, la guerra ha cambiato tutto ed ora Spiazzi, Tubini ed il compagno di lei, il noto ex cestista Cristiano Zanus Fortes, si sono dovuti rifugiare nell'ambasciata italiana in Ucraina, insieme ad altri connazionali.

E come davvero tutto sia cambiato in pochissimo tempo, lo si capisce anche dal pensiero condiviso stamane da Spiazzi: «Chiamata alle armi per gli uomini dai 18 ai 60 anni. Colleghi, amici, studenti con cui fino a ieri si parlava di arte e di teatro, da oggi imbracceranno fucili per difendere la propria gente, il proprio paese, le proprie case. Amo la gente è il popolo ucraino. Il mio pensiero va ai miei studenti più giovani, quelli che non hanno ancora vent'anni e alcuni nemmeno una formazione militare».

Sono state le bombe a svegliare Spiazzi e Tubini, quando la guerra tra Russia e Ucraina è iniziata. Hanno cercato di scappare verso il confine, ma poi hanno saputo che era bloccato. E così hanno trovato riparo in ambasciata, dove per sicurezza attendono nel seminterrato. Attendono di poter essere rimpatriati, anche se ancora non sanno quanto lunga potrà essere questa attesa.

«Agghiacciante». Questo ha scritto questa mattina la coreografa Katia Tubini. «È agghiacciante che muoiano civili - prosegue - Agghiacciante che non abbiano scelta. Noi siamo al momento al sicuro grazie all'ambasciata italiana. Tanti altri no. Avremo dovuto avere la premier stasera, avremo dovuto raccontare la storia d'Italia percorrendo tutto il '900. Invece il sipario si è aperto su un altro scenario».

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