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Cronaca

Guerra Russia-Ucraina, soldati di stanza a Vicenza mobilitati. Valdegamberi: «Si poteva evitare»

Parole di condanna del premier Draghi e dall'UE all'invasione attuata da Mosca, mentre Più Europa e Area Liberal annunciano che domenica mattina saranno in piazza Brà «con le bandiere dell’Europa e dell’Ucraina per chiedere che si fermi la follia omicida della guerra»

I venti di guerra sono tornati a soffiare sull'Europa. La Russia ha dato il via all'invasione dell'Ucraina, accendendo il conflitto nel cuore del continente. 
Forti esplosioni sono state registrate a Kiev, missili sono stati lanciati su vari obiettivi militari, Kramatorsk e Kharkiv sono finite subito sotto attacco, mentre a Odessa sarebbero presenti truppe russe (l'articolo completo e le immagini su Today.it). 

Vladimir Putin ha annunciato poche ore fa che smilitarizzerà l'Ucraina con un'«operazione militare speciale», per difendere i separatisti nell'Est del Paese. Parole che però sembrano suonare come una dichiarazione di guerra: «Ho preso la decisione di un'operazione militare - ha annunciato il presidente russo poco prima delle 6 del mattino -. L'operazione militare russa mira a proteggere le persone e le circostanze richiedono un'azione decisiva dalla Russia».
«Questa non è una guerra, ma un'operazione militare speciale» ha detto invece l'ambasciatore russo all'Onu, Vasily Nebenzya. Il mondo nel frattempo guarda con apprensione a quanto sta accandendo nell'Est europeo, non rassicurato dalle parole del ministero della difesa russo, il quale ha comunicato che «non vi è alcuna minaccia per la popolazione civile ucraina» legata  all'offensiva militare di Mosca. Frasi che si scontrano con le prime segnalazioni di edifici distrutti dai missili e vittime (7 morti, 9 feriti e 19 dispersi secondo la BBC), mentre è subito arrivata la condanna del premier Draghi: «Attacco ingiustificabile». 

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rilasciato una dichiarazione sull'attacco «immotivato e ingiustificato» della Russia. Una dichiarazione della Casa Bianca recita: «Le preghiere del mondo intero sono con il popolo ucraino stanotte mentre subisce un attacco non provocato e ingiustificato da parte delle forze militari russe. Il presidente Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite e sofferenze umane. Solo la Russia è responsabile della morte e della distruzione che questo attacco porterà, e gli Stati Uniti, i loro alleati e partner risponderanno in modo unito e deciso. Il mondo riterrà responsabile la Russia».

«Il presidente Putin è responsabile di riportare la guerra in Europa - sono le parole della Presidente dell'Unione Europea Ursula von der Leyen -. In queste ore buie, l'Unione europea è unita all'Ucraina e al suo popolo. Quello che stiamo affrontando è un atto di aggressione senza precedenti da parte della leadership russa contro un paese sovrano e indipendente. L'obiettivo della Russia non è solo il Donbass, l'obiettivo non è solo l'Ucraina, l'obiettivo è la stabilità in Europa e l'intero ordine internazionale basato su regole. Per questo, riterremo responsabile la Russia. Più tardi oggi presenteremo un pacchetto di sanzioni massicce e mirate, ai leader europei per la loro approvazione. Con questo pacchetto, punteremo a settori strategici dell'economia russa bloccando il loro accesso a tecnologie e mercati chiave. Indeboliremo la base economica della Russia e la sua capacità di modernizzazione. Inoltre, congeleremo le attività russe nell'UE e fermeremo l'accesso delle banche russe al mercato finanziario europeo. Come con il primo pacchetto di sanzioni, siamo strettamente allineati con partner e alleati. Queste sanzioni sono progettate per incidere pesantemente sugli interessi del Cremlino e sulla loro capacità di finanziare la guerra»

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«Sempre sbagliata la via delle armi ma si sarebbe potuto evitare. Da anni lo dico: dialogo, confronto, rispetto reciproco. La sordità alla fine si paga. La storia insegna che bisogna vincere, non stravincere». Sono le parole affidate a Facebook da Stefano Valdegmaberi, consigliere regionale del gruppo misto vicino a Zaia e spesso su posizioni filorusse. 

«Lucida follia: dopo le minacce, ora la guerra», sono Lorenzo Dalai di Più Europa Verona, Anna Lisa Nalin della segreteria nazionale e Giorgio Pasetto di Area Liberal ad esprime parole di condanna per l'offensiva di Mosca. «Chiamiamo quanto sta avvenendo con termini adeguati! Nessuna giustificazione, nessun ammiccamento a Putin e alla sua Russia. Serve un fronte compatto Europa, Stati Uniti, Nato per fermare la strategia criminale di un dittatore che da lungo, lungo tempo sta covando e pianificando la restaurazione dell’impero sovietico, con aggressioni militari e invasioni dalla Georgia alla Crimea. Ora tocca all’Ucraina. Che i russofili di comodo d’Italia smettano la loro propaganda e prendano netta distanza dall’insensate mire imperialistiche dell’uomo che ha sta cercando di restaurare l’Unione Sovietica con le peggiori metodologie degli anni della Guerra Fredda!
Che vi siano politici veneti che simpatizzano con questo sanguinario dittatore è inaccettabile! Non ci meritiamo di essere oltraggiati da simpatie sbandierate in favore di un dittatore, che, a capo di un regime assolutista, aggredisce i paesi confinanti, incarcera gli avversari e perseguita i giornalisti scomodi.
I problemi territoriali, se veramente si vogliono risolvere, vanno affrontati con il confronto e la diplomazia, non certo con i mezzi corazzati… Tornano alla memoria le immagini di Budapest nel 1954 e di Praga nel 1968. Ma la Storia rende giustizia ed il Muro è stato abbattuto!
Domenica mattina saremo in piazza Brà con le bandiere dell’Europa e dell’Ucraina per chiedere che si fermi la follia omicida della guerra e che tacciano immediatamente i cannoni!», concludono

Da Vicenza invece arriva la notizia che il Pentagono ha deciso di mobilitare, per ora, 800 soldati della 173a brigata aviotrasportata Usaf di stanza alla caserma Dal Din. I parà sarebbero dunque in partenza. 

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